Non riesco a seguire il discorso. Si dice che la pressione non esista. però poi si scrive:
CITAZIONE
Poi che la gente pensi di poter riconoscere coi propri occhi a distanza il carattere di una persona e l'impatto che il carattere ha sulle prestazioni, quando non è neanche in grado di riconoscere un dopato (e dove finiscano gli effetti del doping e dove inizi il talento), uno stupratore, un violento, un alcolizzato (e gli effetti dell'alcool sulle sue prestazioni), è un esercizio di supponenza.
Io sono d'acccordo con Max quando scrive:
La pressione nello sport esiste, e anche se noi parliamo di tutti grandissimi campioni, non tutti riescono a gestirla al meglio e allo stesso modo.
Che cosa c'è da dimostrare? non si può mica quantificare in numeri quanto un giocatore in seconda può dare fastidio o quanto un basi cariche piuttosto che andare a battere con uomo in prima influisca sul'AB.
A mio avviso se si parla di baseball a qualsiasi livello la pressione esiste eccome; quando ho iniziato a lanciare c'è stato un momento in cui un allenamento ho lanciato malissimo e per le tre settimane successive non riusciva manco più a palleggiare in maniera decente; cose che poi sono risuccesse in partita ecc ecc..
Quello che poi pare essere successo a Wimmers nelle minors dei Twins.
Certo più si va in alto più la sicurezza dei propri mezzi da tranquillità ad un giocatore e quindi come dice renè non si può parlare di pressione esclusivamente nei playoff. Ma eliminare totalmente questa componente non mi pare una cosa esatta.
Mi viene in mente un altro esempio: se in un AB hai basi piene magari piuttosto che pensare a cosa mi lancia il pitcher penso che se faccio valida entrano 1/2 punti. Questo ovviamente può avvenire sia in regular season che ai PO. Eppure può essere un fattore di pressione derivata dalla situazione, no?