Io sinceramente il percorso del Tour non sono ancora riuscito a decifrarlo per bene, e mi spiego: i 100 km a cronometro e le poche tappe di montagna fanno certamente pensare che a vincere non sarà uno scalatore puro, questo è lampante. Però ho visto diverse frazioni intermedie molto ondulate, non durissime ma comunque ondulate. Dopo la prima scialba settimana (ormai marchio di fabbrica del Tour) sembra che di pianura ce ne sia poca e che tutte le tappe presentino insidie più o meno nascoste. In più, le tappe di montagna sono finalmente ben disegnate, non stile Aubisque ultima salita a 50 km dall'arrivo di Pau. Non so, ho questa sensazione per cui questo Tour sarà più difficile di quanto sembri, che la classifica si deciderà comunque sui Pirenei.
Per questo, se ad una prima vista i miei tre favoriti erano Contador, Evans e Wiggins, in realtà non ritengo l'inglese capace di reggere mentalmente una corsa così sfiancante, e lo metterei due gradini sotto quei due, alla pari con Van den Broeck. Invece una cosa di cui sono sicuro è che questo Tour NON è fatto per gli Schleck. Vedrei molto bene Frank al Giro, ma la solita questione familiare gli farà fare il gregario al fratellino in Francia.
Curioso di cosa potrebbe combinare in classifica generale Tony Martin con così tanti km a cronometro.
Intanto in casa Geox sta succedendo un casino, come spiegato bene su
Cicloweb. Di seguito il comunicato dell'azienda:
Geox, alla fine di un anno di esperienza nel ciclismo professionistico come sponsor principale del team guidato da Mauro Gianetti, non considerando più strategica la propria presenza in questa disciplina sportiva, conferma l’uscita dal suo impegno di sponsorizzazione alla fine della stagione in corso. Geox ringrazia Mauro Gianetti per l’attività svolta culminata con la vittoria della Vuelta di Spagna.
Ufficio Stampa GEOXCerto che avvisare del ritiro della sponsorizzazione a fine ottobre, a ciclomercato ormai chiuso, è proprio una mossa meschina...