CITAZIONE
Atlanta Braves Top 20 Prospects 2011 review
1. Julio Teheran – RHP (1991): 144.2 IP in triplo-A con 123 hits, 48 BB e 122 K. Forse era lecito attendersi qualcosa di più in termini di SO, per il resto si tratta indubbiamente di un'ottima stagione, la prima, è bene ricordarlo, in AAA a 21 anni. La sua FIP stagionale è di 3.02, anche se il dato che maggiormente impressiona sono le 15 partenze, sulle 24 stagionali, in cui ha concesso al massimo 1 ER agli avversari. I 19.2 innings nelle majors sono un campione statistico insignificante.
2. Freddie Freeman – 1B (1989): .282/.346/.448 .795 alla prima vera stagione in MLB. La disciplina al piatto rimane dubbia e anche la potenza (32 doppi e 21 HR) lascia un po' a desiderare, confermando le previsioni pessimistiche di inizio anno. Ottima, invece, la LD% di 23.0% che spinge la BAbip a quota .339. Bocciata la difesa, che doveva essere uno dei suoi punti di forza: molto bene negli scoops sui tiri dei compagni ma pessimo range.
3. Randall Delgado – RHP (1990): stagione tutto sommato positiva per il pitcher di Panama, che ha iniziato la stagione in AA e ora, causa infortuni altrui, è stabilmente nella rotazione di Atlanta. 117.1 IP con 116 hits e 46/110 BB/K a Mississippi, 21.2 innings a Gwinnett in quattro partenze, le prime due ottime (13 shutout IP). Complessivamente, 139 IP e 57/135 BB/K nelle minors quest’anno, per consolidare lo status di futuro #3 di rotazione.
4. Mike Minor – LHP (1987): è rimasto a lanciare 100 innings a Gwinnett in attesa di una chiamata, arrivata, come per Delgado, nell'ultimo mese. In AAA ha concesso 93 valide e 27 walks, eliminando al piatto 99 hitters, per una FIP di 3.65 in linea con la sua ERA. Con Atlanta, 15 partenze da 4.14 ERA ma con un buon 30/77 BB/K in 82.2 riprese (FIP 3.39); non ha chiaramente più nulla da dimostrare nelle minors e un posto in rotazione dovrebbe essere garantito per il prossimo anno, magari con un'altra maglia.
5. Christian Bethancourt – C (1991): dopo una promozione frettolosa sulle ali di un giugno da .400 BAbip, ha chiuso l'anno in A+ faticando parecchio. Con la mazza non ha fatto vedere i miglioramenti che molti si aspettavano e, anche se l'età lascia ancora qualche margine di speranza, la prossima stagione dovrà chiudere con ben altre cifre per non sparire dalla scena. Undici BB e 24 XBH in 410 PA sono numeri insufficienti anche un catcher dall'ottimo guanto come lui (12 passed balls e 38% CS), nonostante i soli 62 K incassati.
6. Edward Salcedo – 3B (1991): anche per lui una stagione deludente, sia offensivamente sia difensivamente, anche se l'evidentissimo calo degli ultimi mesi (.505 e .367 OPS ad agosto e settembre) macchia una stagione che fino a luglio era stata positiva. .248/.315/.396 è la sua linea finale, con 27 doppi, 12 HR e 23 SB in 33 tentativi ma anche 47 errori in difesa, giocando prevalentemente 3B con qualche innings come SS. Rimane probabilmente la miglior mazza di tutta la farm ma il prossimo anno lo dovrà dimostrare per tutta la stagione.
7. Craig Kimbrel – RHP (1988): sarà, salvo grosse sorprese, il vincitore del premio di RoY della National League e, per quanto personalmente non mi piaccia assegnare questi riconoscimenti ai rilievi, questo la dice lunga sull'ottima stagione appena chiusa. Queste le sue cifre: 77.0 IP e appena 48 hits concesse, 46 salvezze, 14.84 K/9, 3.97 K/BB, 1.52 FIP, 1.94 xFIP e 3.2 WAR. Fastball e slider si sono confermati plus plus pitches e anche il controllo è stato eccellente, almeno viste le premesse di inizio stagione. Probabilmente già uno dei tre migliori closer in MLB in questo momento.
8. Brandon Beachy – RHP (1986): a mio avviso la più grossa sorpresa in positivo di questa lista. Verosimilmente verrà snobbato nella votazione del RoY ma la sua candidatura è legittima: 25 partenze e 141.2 IP, 169 SO e 37 uBB per una xFIP stagionale di 3.16 e un rapporto tra SO e BB di 3.67. Il motivo di questa esplosione è l'aggiunta di una slider che è diventata immediatamente il suo out-pitch contro i destri; la relativa poca stuff si è fatta sentire in termini di durabilità, visto che nel 2011 ha chiuso con appena 5.7 innings a partita. Rimane un flyballer quasi estremo, e questo alla lunga potrebbe penalizzarlo.
9. Arodys Vizcaino – RHP (1990): ha iniziato la stagione come starter in high-A e AA con buoni risultati, prima di chiudere con 24.1 innings come rilievo tra triplo-A e prima squadra. La speranza che possa rimanere partente è piuttosto flebile per la mancanza di un terzo lancio affidabile da affiancare a FB e curveball; dal bullpen può essere letale combinando la veloce fino a 95 mph con l'ottima curva, e anche a livello MLB ha fatto danni, come dimostrato dai 17 SO in altrettanti innings. Nelle minors, come detto tra 3 livelli, ha chiuso con 97 IP, 100 SO, 28 BB e 82 hits concesse, mandando K un quarto degli hitters affrontati.
10. Matt Lipka – SS/CF (1992): stagione anonima in low-A giocando come seconda base ma soprattutto shortstop; il suo futuro, però, è come esterno centro, vista l'abbondanza di middle-infielders. Ha chiuso l'anno in crescendo, battendo 11 delle 25 XBH nelle ultime 33 gare, chiuse con .717 OPS; la mancanza di potenza (SLG di .304), i problemi di contatto e un rapporto SB:CS di 2:1 sono i maggiori difetti che ne hanno condizionato il rendimento offensivo. Una discreta disciplina al piatto (7.2 BB%) e la giovane età sono gli elementi che giocano a suo favore e sulla scia del buon finale di stagione, il prossimo potrebbe essere un anno positivo.
11. J.J. Hoover – RHP (1987): annata strana per il pitcher originario della Pennsylvania che dopo un buon inizio come starter in AA, da metà giugno è stato spostato nel bullpen con risultati eccellenti. La perplessità maggiore riguarda proprio la scelta di sacrificarlo come partente per spostarlo in un ruolo dove la poca stuff e la mancanza di un vero plus pitch potrebbero penalizzarlo nel lungo termine. Visto ad inizio anno come un futuro innings-eater, con 4 buoni lanci, ha chiuso il 2011 con 105.2 IP e appena 77 valide concesse, 117 SO e 40 walks; da rilievo (tra AA e AAA), 47 K con 13 BB e appena 17 hits e nessun HR in 34 riprese.
12. Carlos Perez – LHP (1991): prima stagione completa in low-A (126 IP, quasi tutti da partente) per il lanciatore dominicano che ha terminato con 4.79 ERA, 135 hits, 66 BB e 111 K. Non sarà mai una macchina da SO e da buon sinkerballer ha bisogno di un'ottima difesa alle spalle, requisito difficile da soddisfare ai livelli più bassi delle minors. Non a caso la sua FIP stagionale è più bassa di quasi una run (3.83 per la precisione) rispetto all'ERA; preoccupano molto di più l'aumento delle BB e il calo delle GB, che hanno raggiunto i livelli peggiori della sua breve carriera.
13. Mycal Jones – SS/2B (1987): cento partite, quasi tutte come CF, a Mississippi, in doppio-AA per l'ex-middle-infielder della Florida. La sua linea finale di .252/.359/.381 non è particolarmente scintillante ed è evidente il calo in termini di SLG e ISO, entrambi ai minimi in carriera; compensano le tante BB conquistate, specialmente ad inizio anno. La sua, infatti, è stata una stagione double-face, con i primi due mesi chiusi con 30 hits, 32 BB e 25 K in 40 partite (BAbip di .236); da luglio è cambiata la musica e in 60 partite sono arrivate 25 delle 33 XBH totali (.367 BAbip e .409 SLG) anche se la disciplina al piatto ne ha risentito, 65/24 K/BB. Direi che era lecito attendersi qualcosa di più, vista l'età, almeno la difesa come CF sembra promettente, stando ai report di questa stagione.
14. Hector Garcia – OF (1992): prima stagione statuniteste deludente, che lo ha visto chiudere con statistiche offensive peggiori rispetto al 2010 soprattutto in virtù di una BAbip di quasi cento punti inferiore. La sua linea parla di .206/.299/.278 e 11 SB in 13 tentativi: la difesa rimane interessante e in stagione è stato schierato prevalentemente come CF, ma in attacco la strada da fare è ancora tantissima, anche se l'età è dalla sua parte.
15. Brett Oberholtzer – LHP (1989): finito a Houston nell'affare Bourn. Il suo primo anno in AA è stato positivo nonostante il prevedibile calo delle sue peripherals (più BB e meno K): 4.01 ERA con 147 hits in 155.0 IP e 121/52 SO/BB. Nella breve parentesi con gli Astros, 27 innings, ha mostrato insolite doti da strikeouts pitcher, ma si tratta di un campione statistico esiguo. Determinante per lui riuscire a tenere a bada, come ha fatto fino all'anno scorso e solo in parte quest'anno, le BB concesse.
16. Mike Dunn – LHP (1985): è stato per tutta la stagione un buon elemento nel bullpen dei Florida Marlins (3.43 ERA con 68 K e 31 BB). Ha migliorato il controllo pur continuando a concedere troppe walks (4.43 BB/9) ma, per la prima volta dal 2008, è sceso sotto la doppia cifra in termini di K/9. A chiuso, ma non è una sorpresa, lanciando molto meglio contro i mancini (.615 OPS) rispetto ai destri (.809 OPS).
17. Tyler Pastornicky – SS (1989): .299/.345/.414 in 90 gare in doppio-A prima della promozione a Gwinnett, dove ha chiuso anzitempo la sua stagione per un leggero infortunio battendo .365/.407/.413. Rispetto alle scorse stagione ha diminuto notevolmente le BB, ma anche gli SO diventando un buonissimo contact-hitter capace di chiudere con oltre il 20% di LD% in oltre 500 PA. Difensivamente adeguato per la posizione, ha mostrato anche una buona velocità rubando 27 basi, seppur in 38 tentativi.
18. Andrelton Simmons – SS/RHP (1989): promosso direttamente in A+ dalle rookie leagues, ha chiuso la stagione a Lynchburg con .311/.351/.408. Il suo futuro come interbase sembra ormai definitivo, sostenuto dall'ottima difesa; in attacco manca di potenza e pazienza al piatto ma riesce a limitare i K subiti, anche se le sue cifre sono gonfiate da una BAbip di .336 difficile da sostenere. Rivedibile tra le basi, dopo i 18 CS in 44 tentativi.
19. Benino Pruneda – RHP (1988): la sua prima stagione completa in AA è stata piuttosto interloqutoria: 3.50 ERA in 64.1 IP con 55 hits, 71 K e 40 BB. Più del calo dei K, per la prima volta in carriera sotto i 10 K/9, preoccupano le troppe BB concesse, specialmente contro i mancini. Visto il fisico e gli splits (3.50 K/BB vs RHB, 0.85 K/BB vs LHB) è difficile prevedere per lui un futuro diverso dal ruolo di ROOGY.
20. Cory Harrilchak – OF (1987): .266/.338/.399 in 429 AB in doppio-A. Ha sostanzialmente replicato le cifre della scorsa stagione, giocata tra A e A+, e questo rimane un buon punto di partenza. Incoraggianti anche gli splits che lo hanno visto produrre decisamente meglio nella seconda metà di stagione (.647 OPS nella prima metà, .846 da luglio). il problema rimane la mancanza di particolari punti di forza, e in particolare la potenza è inaccettabile per un corner outfielder.
Ecco, brevemente, gli esclusi:
Abraham Espinosa – RHP (1993): 58.2 IP nella DSL con 2.15 ERA, 45/10 K/BB. 52 valide e nessun HR concesso.
Cory Gearrin – RHP (1986): 50 IP in AAA con 60/20 K/BB, 25/12 K/BB in 18.1 innings con Atlanta. Groundballer mortifero contro i destri, si è confermato il sostituto di Peter Moylan.
Lee Hyde – LHP (1985): finito a Syracuse (affiliata dei Nationals in AAA) con cifre modeste. 38 IP con altrettani SO e 26 BB, nemmeno troppo efficace contro i mancini.
Juan Abreu – RHP (1985): 68/27 K/BB in 48 IP con appena 34 hits subite in AAA. Finito a Houston, ora fa parte del bullpen degli Astros.
Brett DeVall – LHP (1990): rilasciato ad aprile per i cronici problemi fisici già palesati gli scorsi anni.
Zeke Spruill – RHP (1989): un piacevole ritorno dopo i problemi del 2010. 129.2 IP e appena 108 valide con 92/23 K/BB in high-A. Sette partenze in AA con risultati modesti, 45 IP con 45 hits, 17 BB e 16 SO.
David Filak – RHP (1989): benino a Danville (rookie league) nonostante l'ERA di 5.06 (FIP 3.22). Preso a pallate in low-A, 45.1 IP e 56 hits, 32/33 K/BB. Una delle più grosse sorprese in negativo.
David Hale – RHP (1987): 101.0 IP in high-A dividendosi tra rilievo e partente. In quest'ultimo ruolo ha ottenuto i risultati migliori: 78.2 IP con 75 hits e 68/21 K/BB.
Chris Masters – LHP (1987): 148.1 innings in A+ con 128 hits, 122/65 K/BB prima di debuttare, con sette shutout innings, in AA nell'ultima partita dell'anno. La combinazione fastball/palmball dovrebbe funzionare meglio nel bullpen.
Steven Kent – LHP (1989): rilasciato a metà stagione dopo 48.1 innings in low-A e un'ERA di 7.77. Sfortunato (.399 BAbip, 53.2% LOB e 3.75 FIP) ma i K erano dimezzati rispetto al 2010.
Eduardo Castillo – RHP (1990): 54.0 IP in GCL, 5.17 ERA con 61 hits (9 homeruns), 36 SO e 13 BB.
Ernesto Silva – RHP (1992): 5.49 ERA in 57.1 innings a Danville. 69 valide, 40 K e 17 walks.
Cole Rohrbough – LHP (1987): 1 IP con una valida e due SO il 27 luglio. Protagonista della prossima puntata di 'Chi l'ha visto?'.
Joseph Terdoslavich – OF (1988): .286/.341/.526 con ben 52 doppi e 20 HR, il tutto in 483 AB in high-A. Offensivamente la miglior stagione di tutta la farm dei Braves: grossa omissione nei top-20.
Joe Leonard – 3B (1988): 405 AB in A+, .247/.311/.378 con 27 doppi e 8 HR. Stagione deludente al piatto e in difesa.
Adam Milligan – OF (1988): i soliti problemi fisici lo hanno limitato ad appena 64 partite in A+, in tempo per battere 19 doppi, 4 tripli e 12 HR. Pessima disciplina al piatto, la linea finale di .291/.345/.557 è pesantemente condizionata dalla BAbip di .380.
Robert Hefflinger – OF (1990): un COF/1B/DH che batte .243/.284/.384 tra A e A+ con 142 SO in 124 partite non ha un gran futuro, a dispetto della giovane età.
Jesus Sucre – C (1988): pessima stagione in AA tra Mississippi (Braves) e Jackson (Mariners). .217/.256/.267 la sua linea finale: degni di nota solamente i 19 SO subiti in 72 gare.
Elmer Reyes – 2B (1990): senza l'irreale BAbip dello scorso anno (.438) i difetti sono venuti a galla in questo 2011, passato tra Danville e Rome: .215/.267/.304 la sua, pessima, linea finale.
Cody Johnson – OF (1988): finito agli Yankees, ha chiuso al sesto posto nella classifica dei K subiti nella Eastern League (AA) giocando praticamente poco più della metà delle partite. Il 43.0% di K% non è nemmeno il suo career-high. Quindici i fuoricampo totali.
Nei prossimi giorni mi concentrerò sugli altri esclusi di inizio anno e i giocatori scelti nel draft di metà stagione.