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Message In A Bottle, Il topic dei messaggi in bottiglia.

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Toni Monroe
view post Posted on 18/12/2010, 07:49 by: Toni Monroe




Nel buongiorno non c'è più neve di quanta ce n'era ieri sera, eppure.. ci sono dentro. Sono diventato di neve pure io. Ho incontrato una conoscente, alla fermata del tram, non la vedevo da tanto e abbiamo parlato un po'. Era neve, secondo me, anche quella che a folate usciva dalle nostre bocche. Ci intendevamo soltanto perché adesso che siamo di neve comprendiamo il linguaggio freddo delle parole gelate. È difficile dire qualcosa che ti scaldi, in questi momenti. È difficile persino immaginare, familiarizzare col concetto di calore. I volti degli altri, in metrò, sembrano scolpiti nel ghiaccio. Statue di ghiaccio spostate su rumorosi vagoni che si muovon su rotaie. Ad un certo punto una voce metallica comunica alle statue di ghiaccio che dovranno scendere alla fermata successiva, per proseguire passerà un altro treno 'a breve distanza'. Come in un meccanismo perfettamente sincronizzato le statue, alla fermata prestabilita, scendono dal treno. Alcune statue son state scolpite con gli occhi chiusi. Li tengon chiusi anche mentre aspettano in piedi, appoggiati a una parete. Qualche frazione di secondo gelato (siamo entrati anche in un altro sistema temporale) ed arriva il treno successivo. Possiamo farcela.
Nel bar del mezzanino dei pupazzi di neve che ricordano nelle fattezze dei baristi fanno scontrini e servono colazioni. Nei pressi della fila ordinata di pupazzi che ricordano nelle fattezze degli avventori ci sono dei pupazzi che vorrebbero fare i furbi e saltare la coda. Una barista li tratta con freddezza.
Vado verso il bus, che è già arrivato e imbarca la sua quota di statue di ghiaccio, siamo rimasti attardati in tre, ma non c'è pericolo di perderlo. Lo raggiungiamo con gelida determinazione e prendiamo posto. Molti di noi devono esser stati scolpiti con un posto vuoto accanto.
Quello che una volta era il vivaio a lato del semaforo adesso ha un cartello che indica il nome del vivaio e in un altro cartello c'è una freccia che indica da che parte si entra. Così so da che parte non andare. Han messo una fila di lampadine su degli alberi spogli, un'immagine che non trasmette alcun calore.
Intorno alle 7 e 20 del fuso ghiacciato arriviamo alla mia fermata e scendo, tipo valanga, dal bus. Pronti a una mezza giornata in cui il fuoco è qualcosa di cui si parla attorno a una scultura che rappresenta un falò, nelle notti d'estate.

E canzoni e musica comunque. Mi devono aver scolpito così..
 
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50 replies since 8/10/2010, 19:50   629 views
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