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Message In A Bottle, Il topic dei messaggi in bottiglia.

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Toni Monroe
view post Posted on 24/8/2011, 06:56 by: Toni Monroe




Incontri di una qualche rilevanza.


Nel buongiorno c'è un'aria da interpretare: a volte ti accarezza -in un soffio- e risulta gradevole, altre volte sta ferma, come se aspettasse di venir ricambiata, ma evidentemente nessuno sa come fare e rimaniamo un po' smarriti.
Le playlist si arricchiscono con nuove versioni di brani comunque noti, tra live, cover e campionature in chiave hip hop. Ne sto assaporando alcune quando scendo dalla metro e mi trovo davanti il tipo che molto tempo fa dormiva seduto sulla panchina, usando una sciarpetta per coprirsi e la mano per cuscino; sta in piedi, diritto e con gli occhi bene aperti e l'aspetto un po' severo, come se volesse rimproverare tutti di non aver saputo ricambiar le carezze dell'aria d'inizio post.
Il bus della corsa prima è uno di quelli piccoli, ci abbiamo già viaggiato, credo, all'epoca dei pionieri ma l'autista non è una faccia nota. Forse è un nuovo acquisto in assoluto oppure ha frequentato altre linee ed altre storie, confluendo nella nostra in sostituzione di qualche autista in ferie. Ci disponiamo secondo la consueta mancanza di schemi, permettendo ai viaggiatori occasionali di scegliersi un posto senza che temano di levarlo a qualcuno. Le strade sono piacevolmente sgombre, si viaggia spediti, lungo un'alternanza di luce ed ombra. I cantieri vengon su bene, c'è quasi da esserne orgogliosi: gli passiamo accanto da quando eran solo dei cartelli che annunciavano lavori e guarda ora che scheletri di edifici!
Appena scesi dal bus breve sosta con chiacchiere prima di disperderci verso le rispettive ditte.
Quando passo accanto al suo territorio il cane giovane, anche lui un pioniere di queste storie, mi abbaia con impeto ed anche se vorrebbe parer minaccioso a me sembra contento. Pochi passi più in là vedo arrivare un tizio in bici con un pitt bull che gli corre accanto; appena mi vede arrivare il cane scatta in avanti mentre il tizio lo chiama e mi guarda, non capisco se teme che io mi spaventi o se è sicuro che il cane possa farmi qualcosa. Lo chiarisce il cane che, quasi senza fermarsi, mi salta incontro -leccando la mano che avevo allungato verso di lui- per poi proseguire. Il tizio passando accanto a me si scusa, mi vien da pensare che le scuse siano riferite al fatto che il cane non s'è fermato più a lungo ma rispondo comunque -sorridendo- che non c'è motivo di scusarsi.
Diciamo che i presupposti di questa giornata suscitano più entusiasmo rispetto a quelli di ieri.
 
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50 replies since 8/10/2010, 19:50   629 views
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