| Leonardi ha dichiarato a stadiotardini.com che fra una decina di giorni presenterà un piano industriale quinquennale per il Parma. Insomma il "progetto Parma" sta per partire, per quanto io sia molto scettico al riguardo. Sul Corriere dello Sport-Stadio ieri sono uscite delle anticipazioni, come vi ho già accennato nel topic su Ghirardi; incollo qui sotto l'articolo portante. Prima però vi faccio una richiesta: commentiamo, ma senza uscire dal tema e senza offese, altrimenti il Webermaister sarà costretto ancora una volta a chiudere un topic su argomenti leonardiani...e sarebbe una vera disdetta, dato che questo topic potrebbe anche diventare molto interessante.
LEONARDI "PER IL PARMA HO UN PROGETTO VINCENTE"
di Filippo Ciampolillo (Infopress)
da Corriere dello Sport Stadio del 15.11.2011
ROMA - "Andiamo avanti senza dichiarare quello che facciamo". E così un normale confronto tra l'amministratore delegato del Parma, Pietro Leonardi e i partecipanti del decimo Master in Sport Managment dell'Università di Tor Vergata di Roma diventa un'occasione imperdibile per saperne di più sulla società ducale. Aula Scacchi, Facoltà di Economia. Ieri Leonardi, presentato dal professore ordinario di Marketing Sergio Cherubini, ha spiegato a chi sogna un giorno di diventare un direttore sportivo in che modo e con quali strumenti sta migliorando la mentalità manageriale del Parma.
L'etichetta che porta con se oggi è chiara e precisa: i metodi di Leonardi hanno contribuito al Parma FC di chiudere il bilancio al 30 giugno scorso con un utile di quasi 600.000 euro. Cosi è diventato un esempio da approfondire.
LA STRUTTURA "Per un piano aziendale di cinque stagioni si deve pianificare la differenzazione dei ricavi, per salvaguardarsi anche da una retrocessione". Il progetto di Leonardi prevede la realizzazione di più idee per valorizzare il marchio Parma attraverso tre società: la "Stadium Total Service" detta "STS", la "Parma Brand" e la "Parma Football School". "Parma FC spa", madre di tutte le società, dovrà assorbire soltanto la parte sportiva, gli incassi dei diritti sportivi e gli incassi del botteghino. "Ma non prendete come esempio unico lo stadio della Juve, bisognerebbe differenziare l'incasso del botteghino e quello commerciale e poi verificare". Se le tre società riusciranno a produrre dei buoni ricavi, il Parma avrà un futuro sportivo indipendentemente dall'andamento in campo. I ricavi delle plusvalenze saranno considerati come un bonus per i momenti più difficili. "Sono contento per il Presidente Ghirardi, abbiamo sistemato il regresso" ha detto Leonardi.
STS È la società chiave, non solo si occupa del servizio di sicurezza dentro e fuori lo stadio, si occupa della logistica e dei trasporti delle squadre gialloblù ma principalmente è colei che gestirà il progetto del nuovo stadio. "Siamo ben avviati ma non vogliamo dichiarare nulla. C'è un aspetto burocratico che deve far riflettere. Non so cosa accadrà ora ma so che la legge sugli stadi è ferma, il suo obiettivo non è modificare qualcosa ma snellire le logiche burocratiche. Noi non vogliamo lasciare il Tardini. La nostra gente va in bici o a piedi allo stadio, la casa del Parma risiederà quindi nel cuore della città".
Il prossimo gennaio il nuovo Centro Direzionale si trasferirà a Collecchio, così all'interno del Tardini dove ora risiede il centro, verranno lasciati più di 1000 metri quadrati da investire per finanziare il nuovo centro.
PARMA BRAND È una società che si occuperà dei servizi, dei diritti televisivi, dei partner e dell'operatività dei vantaggi come lo sviluppo del merchandising. Con la "Parma Brand" c'è il GSport che controlla la pubblicità dello stadio.
PARMA F.SCHOOL Comprende anche la formazione di vivai, è un progetto innovativo.
Filippo Ciampolillo/ infopress
Queste sono le dichiarazioni in più che Leonardi ha rilasciato a Majo: “Non abbiamo segreti per la nostra gente: agli studenti di Tor Vergata, lunedì, ho solo illustrato quello che è il sogno mio e del Parma. Poi esiste tutto un iter burocratico tra le idee e la loro realizzazione pratica. A loro ho parlato delle esperienze vissute, entrando anche in dettagli utili per il processo di formazione che stanno seguendo, ma ho pure preannunciato qualche novità”. Ad esempio la creazione del nuovo centro direzionale di Collecchio: “Come dicevo adesso preferirei non entrare troppo nei dettagli, proprio per il rispetto che si deve ai nostri tifosi, i quali potranno vivere da qui fino alla fine dell’anno solare una serie di eventi importanti per il nostro futuro, primo di tutto l’annuncio del nostro nuovo piano industriale quinquennale del Parma FC. In quella sede sarà dettagliato ogni singolo progetto, compreso quello di Collecchio: potrò spiegare, e lo farò pubblicamente, i motivi per cui il trasferimento della sede operativa comporterà non solo una ottimizzazione di costi e ricavi, ma anche del lavoro”. “La nuova foresteria di Collecchio, in realtà, sarà al servizio di tutte le realtà del Parma FC, inclusa la Parma Football School. Ci sarà un’unica impostazione lavorativa per tutti e appunto una ottimizzazione di costi e ricavi. Il Centro direzionale sarà la nostra vera casa, che non può essere il Tardini: il Tardini continuerà ad ospitare gli eventi, la lavorazione giornaliera sarà a Collecchio”. “Premetto che il Parma calcio continuerà a giocare al Tardini, perché, come ho spiegato agli studenti del Master, noi abbiamo una tipologia di tifoso che è differente rispetto a quello della Juventus. Il nostro tifoso vuole lo stadio nel cuore della città per poterlo raggiungere comodamente a piedi o in bicicletta. Non ho dubbi pertanto nell’affermare, adesso, che il nostro stadio deve essere il Tardini. Da tempo, invece, dico che lo stadio di proprietà è una esigenza assoluta per ogni società di calcio, proprio per la differenziazione dei ricavi che ne può derivare. Ma è prematuro parlarne adesso perché ancora non esiste una legge al riguardo. Se si va verso questo tipo di filosofia, però, è evidente che sia un mio preciso dovere analizzare con i tecnici tutti i vari punti al riguardo, senza però dimenticare mai la nostra tipologia di tifoso. Perché la differenza tra noi e la Juve non è solo al botteghino o di forza commerciale, ma appunto anche di tipologia di tifoso”. “Anche su Parma Brand preferisco dare una riposta interlocutoria in attesa della presentazione del Piano Industriale, tuttavia, nell’ambito del processo di differenziazione della gestione di una società di calcio, dico che il Parma FC ha il preciso compito della gestione sportiva e di tutte le situazioni attinenti; la STS ha in carico i settori sicurezza, immobiliare e così via; Parma Football School il sociale e Parma Brand è una società di servizi. A grandi linee posso dirvi così: poi, a breve, spiegheremo in modo più esaustivo. Ma non è per tenere dei segreti: anzi mi fa piacere che si dia massima diffusione e che si incentivino le idee di Leonardi, con progetti che possono partire da ora, perché, finalmente, abbiamo sistemato il pregresso”.
Scusate il francesismo,per 5 anni non ti levi dal cazzo....bene bene.....
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