suclo' |
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| Ovviamente quando parlavo del minimo sindacale non intendevo dire che lui punta ad ottenere quello, ci mancherebbe. Però, male che vada, il più pidocchioso (con rispetto per i moderni "schiavi", s'intende...) dei contratti annuali NFL equivale ad una intera carriera nelle altre leghe, o quasi. Per questo capisco (ma non giustifico, sia chiaro) il pensiero "NFL first" da parte di chi ha dimostrato di essere particolarmente sensibile all'argomento economico (e in questi giorni se ne sono detti di tutti i colori a questo proposito su TP2). Poi è chiaro che lui avrebbe (aveva?) il potenziale per ambire a molto di più, ma qui entrano in ballo altri fattori che non possiamo conoscere...
Sulla scelta di andarsene da OSU possiamo solo fare ipotesi, ovviamente. Quella di non poter correre per l'Heisman e/o per il National Championship e di non poter quindi aumentare il suo "valore di mercato" (ohibò, cosa mi tocca scrivere parlando di un atleta...) credo sia una discriminante non da poco. Ma ancora più importante è il fatto che non ci sia più Tressel, secondo me. Non credo sia un caso che il ciao-ciao di Pryor abbia seguito di pochissimi giorni il licenziamento del suo HC. Eppure le 5 giornate di sospensione c'erano già e lo si sapeva da parecchio. Io credo che ci fosse un patto o qualcosa del genere, sicuramente legato al raggiungimento di determinati risultati sportivi ma forse, chissà, legato anche ad altro (e non mi riferisco necessariamente ai soldi). La mia impressione è che in qualunque altro contesto Pryor si sarebbe dichiarato per la NFL appena possibile, quindi dopo il terzo anno. Con Tressel evidentemente non poteva (o non voleva) farlo, senza Tressel la cosa diventa automatica. Ma non stiamo troppo a scervellarci sul perché e sul percome, qui non stiamo parlando di gente che ragiona a sofismi, a quanto pare...
Edited by suclo' - 11/6/2011, 12:01
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