Universo Universitario, Volume temporaneo

io, personalmente, dovessi fare un Master lo farei SOLO in inglese.

Sarà dura all'inizio, ma ne vale la pena.

Non credo che siano la stessa cosa ........

totalmente d'accordo

fino ad un certo punto però. I motivi:

1. siamo ancora un paese talmente arretrato che i master in inglese si contano sulle dita di una mano, e solitamente sono orientati verso determinate discipline e aree di studi

2. quei pochi che ho visto non hanno un grosso prestigio e riconoscimento a livello industriale


sono andato a parlarci (tranne quello del sole 24 ore)... roba molto seria mi pare. certificazione asfor (non conoscevo, ma si trovano tutte le info su internet), stretti rapporti con il mondo lavorativo, lezione di natura pratica.
Istud è una business school (nell'ultima classifica di un osservatorio di cui ora non ricordo il nome era la 6a in italia), mentre hdemia è piuttosto importante nell'ambiente marketing/comunicativo dando un'infarinatura molto ampia che va dall'economia al web marketing. sono parecchio indeciso francamente

Un altro fattore che dovresti considerare è come sono messi a livello di placement post-laurea, specialmente in Italia è sempre buono avere una scuola che può darti una mano ad entrare in un azienda di un certo spessore. Tornando al discorso di Rod, se devi fare un master in inglese per me è meglio partire e farlo all'estero, sia per il livello del tuo inglese che migliorerà sicuramente di più che stando in Italia, sia per l'esperienza di vita che ne tiri fuori.
A livello di certificazioni, per un MBA (che da quanto leggo è quello che indicamente stai cercando di fare), la più alta è la AACSB, ma in Italia non c'è una scuola che ne faccia parte. La lista delle scuole, nel caso vuoi fare un esperienza all'estero, la trovi qui:
https://www.aacsb.net/eweb/DynamicPage.asp...F7-0A92E98DF5C6

grazie. no comunque non sto cercando di fare un MBA (non ne avrei gli strumenti), e per il discorso del placement c'è questo certificato ASFOR (che è a livello europeo) che viene rilasciato solamente se il placement post-master raggiunge almeno l'80%­

ma io intendevo proprio all'estero.
Se potessi tornare indietro, farei il Master all'estero, in inglese.

Ma chiaritemi una cosa: stai parlando di laurea magistrale no?

si laurea magistrale perchè?

Prime tre esperienze "dall'altra parte della barricata" agli esami. Mio Dio: e poi ci si chiede perché l'università italiana non funziona.

Racconta!

uscito vivo dalla battaglia campale...23!!MJ sarebbe fiero di me

e ora www.youtube.com/watch?v=IHKl63d-TfM

Mah, niente di che. Solo che la maggioranza della gente dovrebbe ritirarsi e andare a fare lo spazzino, la cameriera, la parrucchiera o l'idraulico: ci guadagnerebbero, anche.

@ Mike: ieri ne ho bocciate solo due - impresentabili. Con anche le scenette del tipo "ma non potrebbe darmi almeno 18", "ma se non passo almeno un esame di storia al primo anno mi fanno ripetere l'anno, avevo il debito formativo" (magari se ti prendevi prima del 20 settembre era meglio).

Altre frasi topiche: "ma io sa, la storia, non riesco a ricordami le cose. Quando studio arte o letteratura, invece...." "guardi che le uniche cose che non sapevo sono quelle che mi ha chiesto".

Comunque, in linea generale, è disarmante. E poi sono passato per l'assistente stronzo, quando ho promosso gente che meritava di essere cacciata a calci nel culo. Persone il cui livello di preparazione è peggiore, sicuramente, di molti degli studenti di seconda liceo di mia madre. Mah

fascista

Secondo me state parlando di due cose diverse. In Italia un master e'un corso successivo alla laurea, triennale o magistrale che sia. Mi pare che sia quello a cui allude kero. All'estero, invece, molto spesso per master si intende la laurea magistrale stessa (master's degree). Secondo me Rod si riferisce proprio a quello.

A parte questo, in generale concordo con Rod ovviamente. Andate all'estero a imparare, giovani, non invecchiate nelle universita' italiane. Poi si finisce come me che vicino ai 30 sto ancora facendo un post-master (all'inglese) e son circondato da ragazzini (e ragazzine, ora, che non guasta)