Domanda sul lockout

eh i giocatori cercano di proteggere i loro guadagni; ma dal punto di vista della regolarità e della bellezza del campionato sarebbe l'opzione migliore: è indecente che per vincere devi arrivare quasi a 100 milioni (con squadre che non potranno mai permetterselo)...

ma se per assurdo salta tutta la stagione, come vengono assegnate poi le scelte del draft? a caso rischiando di dare a miami o new york o lakers la scelta n°1 o copiando quella della stagione precedente dando però troppo vantaggio ai cavs che sceglierebbero con la 1 per due draft consecutivi?

Nella NHL (che è il caso più recente di stagione completamente persa) avevano fatto un sorteggio mettendo un numero di palline a seconda dei risultati degli ultimi 3 o 5 anni. Poi il draft come per le fantasy league fatto a snake.

@ändreaR

non è detto che Cleveland riavrebbe la 1° perché almeno il sorteggio dei primi tre posti andrebbe rifatto...

bene passato il draft questo può diventare il topic principale della sezione immagino, anche se non vedo preoccupazione e sgommate nelle mutande come nella sezione nfl, voi sapete cose che noi non sappiamo?

diciamo che giocatori e owner hanno preso esempio da quello che è successo nell'NFL: i futbollari hanno parlato tanto e male in pubblico, sia gli uni che gli altri, e poi quando si sono ritrovati in tribunale hanno usato quello che si erano detti gli uni contro gli altri.

i baskettari ne hanno preso atto e stanno parlando pochissimo del futuro contrattuale in pubblico, quindi anche i giornalisti hanno poco da scrivere, quindi anche i tifosi hanno poco su cui schiumare... ma è solo la quiete prima della tempesta, perché in realtà gli insider dicono che nell'NFL proprietari e giocatori si stanno avvicinando a passi da gigante, e comunque stanno discutendo in modo serrato, mentre nell'NBA praticamente le due parti non si rivolgono nemmeno la parola.

l'unica nota di speranza, a mio parere, è...michael jordan.

ai suoi tempi lui e il suo agente falk erano i principali avversari dei proprietari quando si parlava di salary cap e redistribuzione degli introiti; adesso è un owner, e per di più di una delle squadre con la pagliuzza corta, quelle che hanno pochissimi introiti propri e quindi perdono un sacco di soldi... ma è pur sempre michael jordan, e per quasi tutti i giocatori e i loro rappresentanti è tuttora DIO sceso in terra, quindi se parla lui lo stanno a sentire molto più di quanto non stiano a sentire stern o uno qualsiasi degli altri owner.

ma come verrebbe strutturato l'eventuale calendario?

domanda forse stupida: in caso di lockout i giocatori continuano a percepire lo stipendio? perchè se così fosse è interesse comunque maggiore dei proprietari trovare l'accordo in fretta e giocarle tutte.
e in caso di stagione monca, se io prendo per esempio 10mln ma si giocano il 50% delle partite, prendo sempre 10 o 5?

no. la traduzione tecnica di lockout, nel nostro diritto di lavoro, è la "serrata": il datore chiude la fabbrica, nessuno lavora più, nessuno prende più lo stipendio.



i giocatori in genere vengono pagati ogni due settimane a partire dall'inizio della regular season, quindi se giocano il 50% delle partite prenderanno la metà del loro stipendio "ufficiale".

e fondamentalmente questo spiega anche molte cose su chi ha voglia di "tenere duro" tra i proprietari e chi invece è più "morbido" nelle trattative: i proprietari che ci rimettono dei soldi (e sono la maggioranza) ovviamente sono decisissimi nel volere la linea dura a tutti i costi, perché per loro non giocare una stagione significa risparmiare dei soldi. quelli che invece ci guadagnano, ovviamente, sarebbero ben contenti di guadagnarci ancora di più, ma alla peggio sono molto più disposti a scendere a patti con i giocatori piuttosto che a perdere una stagione.

tanto per fare un esempio, i maloof, proprietari dei kings, hanno un payroll molto basso (45 milioni per la stagione appena conclusa, solo 25 per ora in vista della prossima), ma anche entrate molto basse (un'arena vecchia e che non produce introiti, un contratto con le tivù regionali che vale 11 milioni all'anno circa). secondo forbes perdono circa 7-8 milioni di dollari all'anno, tutto compreso.

jerry buss dei lakers, invece, ha un payroll enorme, che tra luxury tax e tutto vale circa 110 milioni (e in generale spese enormi), ma anche entrate enormi: per i soli diritti tivù locali, escludendo i proventi dell'arena, il merchandising e tutto il resto, ha da poco concluso un contratto da 3 MILIARDI di dollari per i prossimi vent'anni, cioè 150milioni di dollari all'anno, dollaro più dollaro meno.

è ovvio che, alla fine della fiera, per i proprietari nella situazione di maloof (e, ripeto, sono la maggior parte), perdere una stagione non solo non è una prospettiva spaventosa, ma al contrario è estremamente allettante, significa GUADAGNARE vari milioni di dollari. quindi, se restano uniti, possono far valere la linea dura finché vogliono, perché hanno la maggioranza dei voti, e quei pochi che ci guadagnano (come i lakers e i knicks) o che hanno proprietari talmente ricchi che se ne fottono (come arison, cuban e prokhorov) sono in minoranza e hanno poche possibilità di far passare la loro linea "più morbida".

è evidente che non prenderebbero lo stipendio... che sciopero sarebbe altrimenti?? =P =P =P


non fosse così, molti dei giocatori che in questo forum vengono costantemente attaccati per la loro predilezione per il denaro lo farebbero durare tutta la carriera



ps: forse è il caso di dare un titolo più consono al topic




minkia, non la sapevo questa del contratto televisivo dei Lakers



e magari a Cuban farebbe anche piacere fare metà stagione, vista l'età media del suo roster

cifre ufficiali non sono mai uscite, c'è chi dice 2 miliardi, c'è chi dice 4, la maggior parte dei commentatori si attesta sul 3... rimane il fatto che è DIECI VOLTE TANTO quello che prende la maggior parte delle squadre, visto che per quasi tutti i mercati i diritti tivù locali si assestano sui 10-15 milioni all'anno.

il che ci porta, secondo me, al VERO problema che tiene distanti le due parti in causa, e tiene distante in generale la situazione NFL rispetto a quella NBA: nell'NFL i proprietari vogliono guadagnare complessivamente di più, ma una volta che la fetta di torta riservata ai proprietari aumenta, allora automaticamente aumenta il guadagno di ciascuno di essi, perché quella fetta, al loro interno, viene divisa in modo molto "egualitario". tanto per fare un esempio, per ogni partita i proventi dello stadio, compresi biglietti, cibo, parcheggio eccecc, vanno al 60% alla squadra di casa, e al 40% vengono divisi in parti uguali tra tutti gli altri team.

nell'NBA, invece, la fetta dei proprietari viene condivisa pochissimo, un sacco di voci di entrata non vengono condivise, se non in misura minima (l'NBA ad esempio si piglia solo il 6% dell'incasso al botteghino di ogni partita, ESCLUSI i proventi delle luxury suite e quelli della ristorazione, che ovviamente sono ingentissimi).

è per questo che per molti proprietari passare dal sistema di divisione attuale (43 ai proprietari e 57 ai giocatori, come spiegato egregiamente d buffa) ad un sistema opposto (57 a 43) non è una sparata propagandistica, ma una necessità: per riuscire a far guadagnare i proprietari delle squadre che guadagnano poco, senza toccare la divisione INTERNA della fetta di torta, le franchigie nel loro complesso devono guadagnare MOLTO di più, non solo un po'.

e al tempo stesso è proprio questo il motivo per cui i giocatori, per ora, non sono disposti a cedere nemmeno un centesimo: la posizione dei giocatori è "non è vero che le franchigie perdono soldi nel loro complesso: molti perdono, altri guadagnano, quindi, se volete che le squadre piccole smettano di perdere soldi, PRIMA regolate diversamente la redistribuzione dei vostri introiti, e POI eventualmente vedremo di cedere qualcosa anche noi."

Il bello è che è stata creata la Luxury Tax anche per aiutare i team in difficoltà.

Ho fatto due conti e ho trovato che, nel 2009-2010, 11 team hanno pagato di Luxury Tax ben 120,142 milioni di dollari agli altri team.

Il problema è che gli altri team sono 19, il che comporta che di questa bella cifra ricevano a testa solo poco più di 6 milioni di dollari.



Comunque, al di là della percentuale di distribuzione dei proventi tra giocatori e team, a me (e credo alla maggioranza degli appassionati) interesserebbe avere un hard cap: una volta stabilito il tetto, questo dovrebbe essere sforabile solo dalla Larry Bird exception.
Solo in questo modo si avrebbe un campionato finalmente leale.

Con molte meno eccezioni, i proprietari (anche quelli munifici) ci penserebbero dieci volte prima di concedere contratti favolosi a giocatori patacca. Già adesso basterebbe eliminare semplicemente la Mid-level exception per avere un campionato più leale e per abbassare gradualmente il monte salari (squadre come i Grizzlies non darebbero più 15 milioni a Gay sapendo che non posso utilizzare questa eccezione per completare il roster).