| in tempi non sospetti avevo detto che per una top-seeder ad Est, Atlanta è la peggior squadra da affrontare al primo turno (vero, l'upset lo dimostra) ma la miglior squadra da affrontare al secondo (vero, a meno che qualcuno non preferisca Boston o Miami, in quel caso si accomodi). Chicago ha dunque il suo destino nelle sue mani per arrivare all'obiettivo grosso che renda soddisfacente in pieno la propria stagione, ma dall'altra parte gli Hawks contro di noi non partono assolutamente sconfitti e possono benissimo giocarsi le loro carte. sulla strategia di gara, i Bulls raramente ammazzano la partita e spesso si trascinano le partite fino agli ultimi minuti, dove Atlanta ha già dimostrato di saper essere calda ma dove anche Chicago ha saputo serrare il proprio canestro ed effettuare rimonte non da poco. gli Hawks sono riusciti a imporre nella serie con Orlando ritmi abbastanza lenti e punteggi parecchio bassi, cosa che invita a nozze i Bulls e che potrebbe permettergli di arrivare senza troppi affanni al decisivo quarto: soltanto che lì le bocche da fuoco da spegnere non sarà soltanto quella di Granger come contro Indiana, bensì molto più numerose. sugli abbinamenti, direi che molto parte dall'accoppiamento in PG: innanzitutto bisogna capire quali sono le condizioni di Hinrich uscito zoppicante in gara 6 e sottoposto presto a risonanza magnetica, se sta bene può contenere un minimo Rose (sempre che a sua volta Derrick si sia ripreso dal suo infortunio) ma per farlo ridurrebbe di molto la sua pericolosità offensiva, probabilmente limitata a tiratore dall'arco sugli scarichi; più problematico potrebbe rivelarsi Crawford, ma i problemi maggiori in qualsiasi matchup riguardante Rose coinvolgono sempre gli avversari fortunatamente. in SG Atlanta gioca ottime carte mentre Chicago vede il suo anello debole: la staffetta difensiva Bogans-Brewer non può durare tutta la partita siccome avremo bisogno di Korver per aprire la scatola in attacco, si rischia (ma già lo sapevamo) di concedere troppo. in SF Deng è una garanzia su due lati ed è versatile a sufficienza per marcare un 2-3 come Johnson, un 3 come Williams o un 3-4 come Smith. in PF Horford in attacco trova dei difficili clienti in tutti tranne che in Boozer, ma a sua volta Carlos deve recuperare un minimo di decenza e darci quei punti sotto le plance che ci sono mancati tantissimo contro Indiana. in C chissà se Atlanta continuerà a dare tanti minuti a Pachulia, Collins e Thomas (quest'ultimo credo che uscirà definitivamente dalle rotazioni), molto dipenderà da dove si troverà più a suo agio Horford, se in posizione 4 o 5. ad ogni modo un Noah sulla via del recupero non dovrebbe avere troppe noie e potrebbe essere facilmente messo in marcatura fissa sull'ex compagno di college. sui quintetti, curioso di vedere se Brewer avrà più minuti in questa serie rispetto alla precedente visto che a differenza di Indiana, Atlanta presenta più pericolosità in guardia e di conseguenza l'impiego di Korver quale sarà; o se Atlanta andrà più spesso col quintetto piccolo visto che non dovrà fronteggiare Howard (ma avrà comunque di fronte una frontline molto profonda) e quindi con Horford centro e Smith ala forte.
vabbè, basta, dico Chicago in non più di 6.
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