| Oggi, stranamente direte voi, non voglio ammorbarvi con un commento sul Bound for Glory appena trascorso. Nella redazione di ZonaWrestling ci siamo divertiti a fare due conti sui contratti più importanti prossimi alla scadenza ad Orlando; e giust'appunto, abbiamo trovato quelli dei due mattatori nel bene o nel male di questa annata 2010. Hogan e Bischoff.
In questa occasione sarà con mio grande piacere fornirvi una disamina sul lavoro fatto fino ad oggi dei nostri eroi. Vale la pena rinnovarli o lasciarli andare per la loro strada fatta di strambi reality show e pubblicità a bibite energetiche dal dubbio valore commerciale? Questa è la domanda del giorno ed inusualmente dal solito vi do subito la mia impressione. Rinnovare. Senza dubbio. Dopo un attenta valutazione, soprattuto per il fatto che non voglio che sia sostituita dal mio supermercato italiano la mia bibita preferita con la "Hulk Energy" (esiste veramente cercate su pure google), sono giunto pacificamente a questa conclusione.
Inizio da Bischoff. Non esiste disponibile un sostituto degno del ruolo che ricopre Easy E on-screen in questo momento; o si assume un Paul Heyman, che perdonatemi, non ho mai ritenuto all'altezza di una Major Fed oppure ci teniamo stretto il vecchio Eric. Dopo un inizio stentato nella prima parte dell'anno che non riusciva a carburare come character, oscurato da Hogan per ovvi motivi, dall'estate fino a questo momento ha svolto un egregio lavoro. Potenzialmente il suo character può esprimersi su livelli di eccellenza assoluta, come ha dimostrato nel 2002-2003 nel ruolo di General Manager di Raw. Eric da il meglio da Heel, ed ancora non lo abbiamo visto in questo ruolo in TNA.
L'altra freccia all'arco di Eric è quella che, volenti o nolenti, si tratta di una delle migliori menti del business degli ultimi quindici anni; per quanto McMahon ci possa raccontare, quello che diamo per scontato da anni: show televisivi e 12-13 ppv all'anno è un retaggio del passato ideato proprio quando Bischoff aveva in mano l'impero WcW di Turner. E sono assolutamente certo, che il suo genio creativo sul "vendere il prodotto" non si sia esaurito. Eric Bischoff promosso, dunque.
E il vecchio e caro Hogan? Che nell'ultimo mese ci hanno dipinto come un anziano signore con gravi problemi alla schiena? Partendo dal presupposto che Hogan anche in queste condizioni riesce ad esaltare i fan nelle arene, mi ha inspirato il promo del grande Nash nell'iMPACT precedente a Bound for Glory. Signori, stiamo parlando del wrestler che ha portato più guadagni nella storia del business a se stesso e ai promoter.
Massimo rispetto solo per questo, in più valutando quello che ha fatto nel corso di questi mesi possiamo definirci senza dubbi soddisfatti. C'erano timori che rubasse la ribalta ai talenti più giovani e non l'ha fatto. Anzi, quest'anno ha lanciato come mai prima d'ora un character "difficile" come quello di Abyss trovandogli solo adesso la dimensione ideale nell'economia dello show. Ha investito tempo su un personaggio in evoluzione come Angelo Dinero e ha fatto investire soldi, tanti immaginiamo, su ex WWE che non si sono certo dimostrati dei derelitti, vedi Anderson, Hardy e sopratutto RVD, vera intuizione dell'Hulkster.
Le condizioni fisiche non gli permettono di lottare. E chi se ne importa! Il roster che ha creato, soprattuto nel main eventing, storicamente punto debole della TNA, da ampie garanzie senza che vecchietti come Flair, Foley e lo stesso Hogan siano costretti ad allacciarsi gli stivaletti ogni settimana. In conclusione, quello che mi aspettavo dal novembre-dicembre dello scorso anno si è avverato nella maggior parte delle aspettative, avevo il timore di un vero e proprio "take over" della federazione ed invece con molta lucidità bisogna dar atto delle scelte decise dei due. Vedi allontanamento di Sean Waltman e dei Nasty Boyz e conferma invece di un buon Orlando Jordan che sta facendo bene da qualche tempo a questa parte.
L'Hogan-Bischoff Regime mi auguro sia appena cominciato, un anno è forse ancora poco per avere un quadro chiaro della situazione, ma la strada intrapresa è senz'altro quella giusta.
|