CITAZIONE (Gerryok @ 18/10/2010, 01:43)
Tutti argomenti solidi e tesi sfiziose, a livello tecnico e statistico ci si può sbizzarrire davvero per le varie generazioni.
Ma nel rapporto MJ-Kobe c'è una massima che annulla qualsiasi tipo di confronto: Kobe è questo Kobe grazie a MJ.
Senza MJ, non c'era Kobe. E' un fatto di karma, di spirito di emulazione, di cromosoma e DNA scritti poco alla volta, una partita dei Bulls dopo l'altra.
Il papà di Kobe, in quanto giocatore, ha permesso al figlio di appassionarsi al basket e far scattare il primo spirito di emulazione. Ma per diventare così, il piccolo Kobe ha dovuto immedesimarsi in quello col 23 e la lingua di fuori.
Può stonare il fatto che un puro e semplice limite cronologico non permetta "all'allievo di superare il maestro".
Ma qui è diverso, perché Bryant ha modellato il suo stile di gioco, i suoi numeri di maglia, il suo primo All Star Game, la sua voglia di migliorare e persino le esultanze dopo gli anelli sulla base di Michael. Ed è questo grande competitore perché ha prosciugato tutto quello che c'era da prosciugare di Jordan, prendendone tutto quello che poteva.
Ci giocheranno per 30 anni su questo confronto, perché negli USA non aspettano altro e l'orgoglio smisurato di Bryant unito alla sua furbizia alimenterà la questione.
Eppure sono convinto che, per rispetto e reverenza a Sua Maestà, a Kobe potrebbe intimamente anche bastare la consapevolezza di essere stato il più vicino al suo mito, che era forse il suo vero grande obiettivo da giovane, ed il fatto che se ne parli.
Perché il primo tifoso di Michael, giustamente, può solo essere colui che ci arriva a giocare in modo così simile.
Sostanzialmente d'accordo con questo post in ogni sua parte. Come al solito apprezzo la tua obiettività.
Sulla dichiarazione di Jordan penso vada inquadrata in relazione al maggior numero di liberi che vengono concessi. Tutto lì, si riferiva a quello. Jordan avrebbe realizzato 100 punti con queste difese? Mi sembra un tantinello eccessiva come dichiarazione, se presa in assoluto, se va al di là della considerazione giusta sui tiri liberi. Gli 81 punti di Bryant, dal mio punto di vista, rappresentano un'impresa irripitebile se non a determinate condizioni (ti deve entrare di tutto e andare in ritmo dall'inizio alla fine e soprattutto trovare una squadra, quella per cui giochi, che ti assecondi nel tuo "progetto"). Più di un'analista di spessore, non solo Francesco Tanilli (come molti si ricorderanno in una famosa discussione che spero sia stata salvata dal "naugrafio"), ha ritenuto quell'impresa superiore ai 100 di Chamberlain e non stiamo parlando di "esperti" che stimano la personalità di KB24...anzi tutt'altro (
http://insider.espn.go.com/nba/insider/col...%26id%3d2303136). Figuratevi, io penso che la notte dei 63 a Dallas (63 Kobe-62 Dallas) sia superiore a quella degli 81...considerando in particolar modo l'avversario che avevi di fronte in quel caso...
Kobe è sicuramente il giocatore che più ha avvicinato MJ da quando sua maestà ha smesso di giocare
. Lo sa Michael, sente questo confronto, e non a caso gli fanno domande su quel tipo di paragone nell'anno in cui kobetto potrebbe agguantare il suo record di titoli. Non è un caso che questa discussione esca fuori oggi (guardate la home NBA di Espn.com).
Dal mio punto di vista MJ resta inarrivabile per tutta una serie di ragioni che lo mettono in cima alla piramide
, ma credo che al giorno d'oggi ci sia ancora poco rispetto nei confronti di Mr. 24. Fuori da una top 5? Probabile. Fuori da una top 10
? Ma non scherziamo assolutamente (per me è 6° attualmente), soprattutto pensando a quello che questo giocatore ha fatto, a quanto ha dato alla Lega in questi anni, anche per il livello di conoscenza e fama guadagnata dal 1996. Questa dichiarazione di MJ è la dimostrazione del rispetto che sua maestà ha nei confronti del suo unico erede legittimo. E non dubito che il kobetto l'abbia segnata sul suo personalissimo taccuino.
Poi vedremo a fine carriera visto che uno ha smesso, l'altro ancora gioca.