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futuro della nba, (non è un topic sul lockout)

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Maialone
view post Posted on 9/2/2011, 19:49




io direi di fare ogni volta a "pari e dispari", ovviamente il pallone lo facciamo portare dall'arbitro così non falsiamo le scelte.
 
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Mimex
view post Posted on 9/2/2011, 19:56




CITAZIONE (Torrisone @ 9/2/2011, 07:53) 
...anche a me non piace ma questi sono gli effetti, non le cause.

Le cause sono molteplici e probabilmente non ci metteremo mai d'accordo su di esse, IMHO la principale è proprio il numero di squadre.

Per certi versi bisogna ringraziare il cielo per la recessione economica altrimenti, viste le manie di gigantismo ed espansione di chi 'sta lega la governa avremmo un NBA gigante sia in "verticale" (franchigie in canada, sud america) e "orizzontale" (NBA in europa)... ed io a giudicar male una stellina di 24-25 anni che non ha voglia di spendere gli anni buoni della sua carriera negli Ontario Subzero e nei Mexico vattelapesca non ho proprio cuore.

Il discorso della parity tra squadre è una cosa favolosa ma diluendo il brodo (o aumentando le "bocche da sfamare") è inevitabile che le distanze tra un TopTeam (per ambiente, storia, ambizioni, figa a bordo parquet, ecc.) e un team medio-povero (per gli stessi motivi) aumentino.

Il confronto con gli anni 80-90 per me è improponibile: le distanza tra franchigie forti/competitive e quelle in lottery decennale c'erano anche allora, è uno status quo acquisito, allora ci si arrivava solo in modo diverso.

....


Se non posso atomizzare 4 franchigie NBA per risolvere il problema non saprei cosa proporre: le tue mi sembrano più uno sfogo (comprensibile) ma il concetto di freeagency non penso potrà mai più essere messo in discussione.

Non so, forse l'NBA dovrebbe realizzare dei range salariali che, per quanto ampi, facciano capire che le gerarchie sono definite.

Tipo:

- 1 maximum contract (Gold)
- 2 secondi buoni contratti (Silver)
- 3 medi contratti (Bronze)
(son 6 contratti per il quintetto più primo cambio dalla panca)
- X piccoli contratti
(resto del roster)

Cosa cambia?

Cambia che quando rinnovi D-Wade a lui offri l'unico max contract che hai a disposizione.
Se Lebron e Bosh vogliono fare la trimurti accettano, nero su bianco, di prendere di meno. Un 15-20-25% in meno. Non lo so. Quante di queste "alleanze" verrebbero confermate se bisogna scrivere sul contrattino che "il maximum player è quello ed io sono la sua spalla?"

E' la prima cazzata che mi viene in mente e non penso risolverebbe qualcosa, sicuramente aprirebbe altri problemi...

Vorrei pero risponderti sul boldato, non e` che gli Ontario Subzero e i Mexico Vattelapesca ti pagano in moneta scadente eh, son $ buoni come quelli dei Lakers o dei Knicks.
Esempio classico Turkoglu, non gli ha fatto propriamente schifo andare a firmare quel contratto in Canada, o mi sbaglio?

Poi ci sarebbe anche da mettere in conto (cosa che non mi sembra tu abbia fatto) che aumentando le franchigie copri mercati che prima non coprivi, prova a mettere una Franchigia in Mexico che ti faccia 20-30 mila spettatori tutte le partite (ci sarebbe solo da definire lo stadio) poi vediamo se farebbero schifo i soldi dai "diluiti" e imprenditori multimiliardari ce ne sarebbero (qualcuno ha detto Slim?).

Posso capire la limitatezza del pensare "se non sono ammerigani non mi piacciono" ma ci sarebbero da valutare anche altri aspetti oltre al solo "piu squadre = meno qualita", secondo me il problema e` come dice anche Nolian, che nessuno oggi sente piu l'appartenenza a una franchigia, per le star cambiare squadra oggi non e` ne piu ne meno come cambiare una canottiera dopo una doccia.

Mi sembra troppo facile dire -squadre = tutte piu forti, perche con 20 squadre nella lega assolutamente non sono convinto che ci sarebbe una parificazione dei valori piu di adesso, perche non ci sono 20 Lebron, come non ci sono 20 Kobe, come non ci sono 20 Gasol, come non ci sono 20 Paul, se questi decidono di andare in 2-3 squadre che abbiamo risolto?
 
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Toni Monroe
view post Posted on 9/2/2011, 20:02




Porsche, il discorso sui soldi che prenderebbe la lega lo posso anche capire, mercati televisivi e tutto quello che vuoi, ma ulteriore frammentazione del talento in una miriade di squadre. Cazzo, basta! Visto che la lega non ne vuole sapere ci pensano i top player a formare una mini lega occulta-ma-non-troppo all'interno di quella che pensa solo ed esclusivamente ai soldi. Andava bene a tutti che le squadre facessero tanking esasperato per poter scegliere Tizio e ora non piace che i giocatori per vincere si mettano d'accordo? Fatevelo piacere, io starò sempre da questo lato della barricata! :forza:
 
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theref86
view post Posted on 9/2/2011, 20:14




Senza entrare nel merito della natura "etica" o morale della questione, di cui discutiamo dal momento della "decision", appare palese che comunque stiamo assistendo, volenti o nolenti ad un cambiamento delle dinamiche NBA, sul modo di agire e di operare dei giocatori. Se da un lato il pensare comune porta a "rosicare" nei confronti di LBJ o Bosh, per aver scelto una presunta via più facile, d'altro canto questa può essere interpretata come una sfida da parte degli stessi giocatori in questione, che devono inevitabilmente mettere da parte un pezzo del proprio ego, per raggiungere il fine ultimo, il titolo NBA. Cosa interessante poi il fatto che si tratti di 3 giocatori nel loro "prime", situazione quindi diversa dai big 3 di Boston che nel 2007 erano all'ultima chance, o tornando indietro ai 3 di LA sul finire degli anni 70..
Confesso che anche a me questa cosa ha fatto inizialmente storcere il naso, ma poi ho pensato che tutto sommato questa cosa assume una prospettiva interessante per i motivi che ho citato in precedenza, una sfida che ad esempio un Bryant non avrebbe mai accettato, per via del suo ego piuttosto sviluppato, tant'è che la situazione con Shaq dopo il 2002 iniziò a degenerare.

Io quoto Toni in questo senso, le cose si potrebbero fare molto interessanti...io credo che delle strutture solide e capaci, come possono essere quelle di Spurs, Jazz, Lakers..possano pensare di sopperire a questo trend con la costruzione di team equilibrati ed equamente distribuiti.

L'hard cap però mi pare una proposta altrettanto sacrosanta dire..alla base del principio dell'equità competitiva.
 
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matt2354
view post Posted on 9/2/2011, 20:19




La situazione è piuttosto complessa...l'effettiva possibilità che ogni squadra possa vincere il titolo grazie a salary cap, draft, luxury tax non è servita poi tanto se guardiamo i risultati (Celtics+Lakers 33 titoli su 64 e "solo" 17 squadre hanno vinto) ma rimane (almeno personalmente) molto affascinante. Non so quanto al momento a Stern preoccupi la cosa, sicuramente il circo mediatico creato da Miami non gli è dispiaciuto a livello di marketing nel breve periodo e credo preferisca una finale tra Heat e Lakers che una non so tra Spurs e Magic (parlando sempre a livello economico non sportivo).

E' vero che l'attaccamento alla maglia non sembra esserci più e al romanticismo della cosa si preferiscono i $, i grandi mercati e le vittorie (e come dargli torto)...il problema poi si è anche acuito con la crisi economica che "costringe" alcune squadre a spendere poco e quindi anche liberarsi di ottimi giocatori per risparmiare (una volta c'era quasi solo Sterling che lo faceva) e comunque se un giocatore è FA è giusto che sia libero di accasarsi dove vuole e poi come già detto ci vogliono le giuste situazioni come successo quest'estate.

Personalmente mi piacerebbe che l'NBA passasse gradualmente ad un hard cap come la NFL (anche se ovviamente non è il sistema perfetto) però forse (ri)darebbe un maggior potere decisionale a squadre e GM tanto che se poi nessuno vuole giocare nella Milwaukee di turno mica gli si può sparare ad un giocatore...
 
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Mimex
view post Posted on 9/2/2011, 20:21




CITAZIONE (Toni Monroe @ 9/2/2011, 11:02) 
Porsche, il discorso sui soldi che prenderebbe la lega lo posso anche capire, mercati televisivi e tutto quello che vuoi, ma ulteriore frammentazione del talento in una miriade di squadre. Cazzo, basta! Visto che la lega non ne vuole sapere ci pensano i top player a formare una mini lega occulta-ma-non-troppo all'interno di quella che pensa solo ed esclusivamente ai soldi. Andava bene a tutti che le squadre facessero tanking esasperato per poter scegliere Tizio e ora non piace che i giocatori per vincere si mettano d'accordo? Fatevelo piacere, io starò sempre da questo lato della barricata! :forza:

Quindi sarebbero "scusati" i giocatori che fanno "giustizia da soli" sistemando le cose, pero dopo se il giocattolino si rompe (leggasi i tifosi si rompono le palle di aspettare magari per anni una squadra competitiva salvo poi veder andare i pezzi migliori), tranne che per 2-3-5 squadre... Dopo si che ci sarebbe da ridere(o piangere).
Per ulteriori info contattare Seattle alla voce Superonics.

Io mi auguro che la lega e giocatori trovino un'accordo plausibile e anche vorrei una commissione superpartes(fatta magari da ex gm e giocatori) che stabilisca la bonta o meno di certe trade.

Edited by Mimex - 9/2/2011, 11:35
 
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alabardato
view post Posted on 9/2/2011, 20:27




primo problema da risolvere:
diminuire le squadre cercando di tornare almeno a 26

fino a quando non si risolve questo per me cambierà ben poco
 
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Torrisone
view post Posted on 9/2/2011, 20:34




CITAZIONE (Mimex @ 9/2/2011, 19:56) 
Vorrei pero risponderti sul boldato...

Sul boldato non ne facevo una questione economica, ne facevo una questione di "possibilità percentuale in vertiginosa decrescita di vincere un anello": ho inventato 2 squadre in 2 posti agli antipodi, mettici invece una terza squadra a L.A., una seconda a Chicago, una a Las Vegas: cambia poco. Era legato ad una NBA immaginaria che a Stern avrebbe dato orgasmi, a me invece solo incubi.

 
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Mimex
view post Posted on 9/2/2011, 20:39




CITAZIONE (Torrisone @ 9/2/2011, 11:34) 
CITAZIONE (Mimex @ 9/2/2011, 19:56) 
Vorrei pero risponderti sul boldato...

Sul boldato non ne facevo una questione economica, ne facevo una questione di "possibilità percentuale in vertiginosa decrescita di vincere un anello": ho inventato 2 squadre in 2 posti agli antipodi, mettici invece una terza squadra a L.A., una seconda a Chicago, una a Las Vegas: cambia poco. Era legato ad una NBA immaginaria che a Stern avrebbe dato orgasmi, a me invece solo incubi.

Io invece volevo farti capire che per la lega piu e` coperto il mercato piu possibilita che girino $ (ANCHE per i giocatori) ci sono, in questo caso non avrebbe senso mettere una terza a LA una seconda a CHI, forse forse Las Vegas ma non c'e un grosso mercato oltre ai biglietti (IMHO), cosa diversa provare a entrare in un mercato di 100.000.000 di messicani con una squadra a Citta del Messico per esempio.

Io proverei a domandare se i giocatori fossero d'accordo a limare 1/4 delle franchigie a costo di levarsi il 25% degli stipendi in media dando la possibilita magari alle squadre di tagliare un giocatore infortunato uscendo dal contratto, tanto di disoccupati ce ne sarebbero in abbondanza pronti a gambizzare i "prescelti"(stavolta non centra LBJ) che giocano.
 
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view post Posted on 9/2/2011, 20:49
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GM Miami Heat SM - @LennyCav

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premessa: sinceramente, pur da tifoso Heat che quindi teoricamente quest'Estate c'ha guadagnato, la scelta di James mi è sembrata fin da subito "sbagliata". Non perchè ha scelto Miami e non NY, non perchè è andato da Wade e Bosh, non perchè ha cercato la "via più facile"... ma perchè, non so per il timore che avevo di perdere Wade, trovavo molto più "romantica", più idealmente corretta, più, in fondo, giusta, la scelta di rimanere a Cleveland. (oh, me lo tengo, eh :D ...)

detto questo... i giocatori hanno certo le loro responsabilità per questo cambiamento che è in atto (cambiamento che comunque potrebbe anche avere risvolti interessanti, come fatto notare da alcuni utenti), ma secondo me non dobbiamo dimenticare le pesanti responsabilità di alcuni proprietari, che vuoi per necessità (crisi), vuoi per interessi personali, NON VOGLIONO VINCERE, MA GUADAGNARE, ovvero l'anti-sport... come ho già detto è bello pensare all'idea del fenomeno che trascorre nel bene e nel male tutta la sua carriera in una sola squadra, qualunque squadra, e cerchi in tutti i modi di farla vincere, ma quanto può essere stimolato a restare a vita nella propria squadra un Griffin, un Love (che, intendiamoci, spero restino nelle loro squadre... non voglio gaffe alla LaBron :D ...) sapendo che, a meno di terremoti, la loro squadra non lotterà mai per vincere... al contrario a Oklahoma City uno come KD ha visto un'organizzazione straordinaria, molto ambiziosa, che può puntare in alto, e non ha avuto la benchè minima esitazione a firmare il rinnovo...

quindi, colpa sì ai giocatori, ma non solo, perchè alla fine il vero obiettivo dello sport è vincere... ok il divertimento, ma se non giochi per vincere non è sport, specie a livello professionistico...
 
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Ciombe
view post Posted on 9/2/2011, 21:03




CITAZIONE (mackzone @ 9/2/2011, 17:24) 
ammiro la capacità di nolian di scrivere 10 righe laddove ne basterebbe una per esprimere lo stesso concetto....

:novotny:

 
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Torrisone
view post Posted on 9/2/2011, 21:30




CITAZIONE (Mimex @ 9/2/2011, 20:39) 
Io invece volevo farti capire che per la lega piu e` coperto il mercato piu possibilita che girino $ (ANCHE per i giocatori) ci sono, in questo caso non avrebbe senso mettere una terza a LA una seconda a CHI, forse forse Las Vegas ma non c'e un grosso mercato oltre ai biglietti (IMHO), cosa diversa provare a entrare in un mercato di 100.000.000 di messicani con una squadra a Citta del Messico per esempio.

Io proverei a domandare se i giocatori fossero d'accordo a limare 1/4 delle franchigie a costo di levarsi il 25% degli stipendi in media dando la possibilita magari alle squadre di tagliare un giocatore infortunato uscendo dal contratto, tanto di disoccupati ce ne sarebbero in abbondanza pronti a gambizzare i "prescelti"(stavolta non centra LBJ) che giocano.

Oddio, l'NBA ha un mare di problemi ma "i dollari in tasca ai giocatori" mi sembra proprio l'ultimo degli ultimi. Son milioni di dollari. E son garantiti. Non parlo come trentasettenne impiegato a 1200 euro, il confronto non è con me. E' con un professionista NFL ad esempio. Che ha una carriera mediamente più breve di un terzo se non della metà, un impegno fisico massacrante ed è sempre ad un infortunio dal perdere tutto (contratti non garantiti, signin' bonus a parte).

I problemi più rilevanti son quelli gestionali ed economici tra prima e trentesima squadra NBA.

L'imperativo per Stern e compagnia è quello di pensare ad una NBA "sostenibile": nel mio immaginario collettivo lo sport professionistico americano è quel magico mondo dove tutti i bilanci delle squadre sono in attivo (tanto per iniziare, alla faccia delle squadre di calcio europee indebitate per 400 milioni di euro) e poi, tra draft + freeagency + salary cap rigido o soft + good management + epichebottediculo = le squadre cercano di vincere il titolo. I Knicks di Isaiah Thomas sperperano milioni, i Detroit Lions o gli Oakland Raiders sperperano 3 draft class consecutive... ma nel frattempo gli Spurs e/o Patriots e/o Packers lavorano bene e costruiscono squadre competitive.

Per me 3 freeagent che vanno a Miami o Amare e Carmelo e CP3 che "al matrimonio confabulano" non sono un problema grosso come le franchigie che perdono soldi.

L'immaginaria franchigia messicana in anni di boom economico sarebbe un team da 41 tutto esaurito casalinghi e un bacino di utenza favoloso come dici tu... ma in tempo di crisi economica o in caso di realtà sportiva perdente (due stagioni da 20-62 perchè dietro a Lebron / o Blake Griffin / o Derrick Rose [facciamo finta che uno di loro sia finito lì] non siam riusciti a costruire nulla) sarebbe l'ennesima riga rossa con segno meno davanti...

Dopodichè se ho esagerato (e l'NBA economicamente, tutto sommato "sta bene") allora bòn, come non detto.
 
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Mimex
view post Posted on 9/2/2011, 21:58




CITAZIONE (Torrisone @ 9/2/2011, 12:30) 
CITAZIONE (Mimex @ 9/2/2011, 20:39) 
Io invece volevo farti capire che per la lega piu e` coperto il mercato piu possibilita che girino $ (ANCHE per i giocatori) ci sono, in questo caso non avrebbe senso mettere una terza a LA una seconda a CHI, forse forse Las Vegas ma non c'e un grosso mercato oltre ai biglietti (IMHO), cosa diversa provare a entrare in un mercato di 100.000.000 di messicani con una squadra a Citta del Messico per esempio.

Io proverei a domandare se i giocatori fossero d'accordo a limare 1/4 delle franchigie a costo di levarsi il 25% degli stipendi in media dando la possibilita magari alle squadre di tagliare un giocatore infortunato uscendo dal contratto, tanto di disoccupati ce ne sarebbero in abbondanza pronti a gambizzare i "prescelti"(stavolta non centra LBJ) che giocano.

Oddio, l'NBA ha un mare di problemi ma "i dollari in tasca ai giocatori" mi sembra proprio l'ultimo degli ultimi. Son milioni di dollari. E son garantiti. Non parlo come trentasettenne impiegato a 1200 euro, il confronto non è con me. E' con un professionista NFL ad esempio. Che ha una carriera mediamente più breve di un terzo se non della metà, un impegno fisico massacrante ed è sempre ad un infortunio dal perdere tutto (contratti non garantiti, signin' bonus a parte).

I problemi più rilevanti son quelli gestionali ed economici tra prima e trentesima squadra NBA.

L'imperativo per Stern e compagnia è quello di pensare ad una NBA "sostenibile": nel mio immaginario collettivo lo sport professionistico americano è quel magico mondo dove tutti i bilanci delle squadre sono in attivo (tanto per iniziare, alla faccia delle squadre di calcio europee indebitate per 400 milioni di euro) e poi, tra draft + freeagency + salary cap rigido o soft + good management + epichebottediculo = le squadre cercano di vincere il titolo. I Knicks di Isaiah Thomas sperperano milioni, i Detroit Lions o gli Oakland Raiders sperperano 3 draft class consecutive... ma nel frattempo gli Spurs e/o Patriots e/o Packers lavorano bene e costruiscono squadre competitive.

Per me 3 freeagent che vanno a Miami o Amare e Carmelo e CP3 che "al matrimonio confabulano" non sono un problema grosso come le franchigie che perdono soldi.

L'immaginaria franchigia messicana in anni di boom economico sarebbe un team da 41 tutto esaurito casalinghi e un bacino di utenza favoloso come dici tu... ma in tempo di crisi economica o in caso di realtà sportiva perdente (due stagioni da 20-62 perchè dietro a Lebron / o Blake Griffin / o Derrick Rose [facciamo finta che uno di loro sia finito lì] non siam riusciti a costruire nulla) sarebbe l'ennesima riga rossa con segno meno davanti...

Dopodichè se ho esagerato (e l'NBA economicamente, tutto sommato "sta bene") allora bòn, come non detto.

Hai presente i soldi che girano in una "cittadina" come Citta del Messico? Penso di no, ma non e` un problema, credimi i 20.000 tutte le partite in casa sarebbero l'ultimo dei problemi.

Hai ragione al 100% quando parli dei non problemi economici dei giocatori, pero proverei a domandare a Roy(per esempio) se si riducesse il contratto da 90(non ricordo le cifre esatte) ne rinegozierebbe domani un contratto da 65 a cuor leggero, ma la stessa domanda la farei a Kobe ai tre di Miami, a tutti i big insomma, ne sentiremmo delle belle, ma anche ai midle level contract secondo me sarebbero tutti contrari.
Senza pensare a chi ha contratti al minimo e non parlo dei vecchi che provano a vincere l'anello.
I giocatori sono STRApagati anche perche girano tanti soldi, una lega con 4 superpotenze(facciamo 2 per conference) anche con meno squadre, sarebbe appetibile come la liga spagnola oggi, dove sai gia come andra a finire nel 98% dei casi, MOLTO PIU di quanto sia stato sino ad ora.


Io sinceramente sarei per levare i Team che sono in difficolta e spostarli in piazze piu "accoglienti" come mercato in USA o fuori.
 
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sonotornato
view post Posted on 9/2/2011, 22:07




1)Vi rendete conto che introducendo l'hard cap o volendo diminuire i salari dei giocatori il numero di soldi che "gira" non cambia solo che ne rimarranno molti di più nelle tasche dei proprietari?
Quindi fatemi capire....se i soldi li prendono i giocatori (ca 300) non va bene ma se li prendono i proprietari (30) allora si...I DONT GET IT

2) Molti qua non hanno ben capito cosa è l'NBA e ne parlano come se fosse una delle metastasi-federazioni sportive associate al CONI sovvenzionato dallo Stato Italiano.
La NBA è una lega privata che esiste attraverso l'accordo tra più parti, una delle quali risultano essere i giocatori stessi. L'NBA non può "fare qualcosa" o "cambiare le regole" come se fosse Meneghin che ogni anno a fine estate deve ancora decidere di comunicare alle squadre della LegaBasket quanti extracomunitari possono tesserare. Le regole sono stabilite periodicamente e quelle restano fino al rinnovo...e inoltre non esisterebbe una NBA prima di raggiungere un accordo per cui.....I DONT GET IT

3) Andiamo a vedere quante squadre hanno vinto nell'ultimo ventennio e quante nel 70-80? I Celtics di Russelll....con una lega di 17 squadre.....quanti titoli consecutivi? 2? 3? E la competizione dov'era?
Fatti ragazzi, fatti....altrimenti anche mio nonno diceva che si stava meglio col duce

CITAZIONE (Mimex @ 9/2/2011, 21:58) 
Io sinceramente sarei per levare i Team che sono in difficolta e spostarli in piazze piu "accoglienti" come mercato in USA o fuori.

Aridagli.....nessuno può "levare i team" perchè l'NBA sono i team stessi!!!!!
 
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Vanni1974
view post Posted on 9/2/2011, 22:50




Scrivo da cellurare e mi scuso per la sintesi e la leggerezza della mia risposta:

1- hard cap
2- quando un contratto scade ognuno è comunque libero di andare dove vuole...

E nonstante tutto I love this game
 
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38 replies since 9/2/2011, 15:38   944 views
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