Alla fine le votazione per il premio di MVP vengono ridotte a cinque giocatori e questi saranno: Bryant, Howard, James, Nowitzki e Rose. Probabilmente sarà anche questo il primo quintetto, gli unici dubbi potrebbero essere Bryant/Wade se quest'ultimo dovesse fare un finale di stagione mostruoso o Nowitzki/Durant se il primo cala e li secondo cresce, ma in entrambi i casi mi sembra difficile.
L'escluso per me sarà Durant. Per questioni di record di squadra infatti Bryant, Dirk e Rose sembrano essere intoccabili, tra i restanti tre le cifre di James e Howard sono superiori a quelle di Durant (punti a parte...) e il loro status di stella prevarrà su quello di astro nascente dell'ex supersonico.
Posto questo, tra i cinque si può discutere molto, una cosa che da sempre ha caratterizzato il premio è il record di squadra. In questo vedo svantaggiato sopratutto Howard, difficile pensare ad un MVP che si piazza al quarto posto di una conference... Le cifre ci sono e se si parla di giocatori più importanti per la propria squadra forse lui è l'esempio più calzante, ma le vittorie sono un punto primario, quindi difficile pensare all'investitura di MVP quest'anno.
Ridotta la scelta a quattro i giochi si fanno più difficili. A livello di cifre James è in assoluto sopra tutti, ma a quanto pare l'impatto delle stesse non riesce a tradursi in vittorie per la sua squadra, nonostante un compagno dai numeri non troppo dissimili (e anche questo è un criterio di cui tenere conto). Le cosa che più urta la candidatura di LeBron per me è l'aver perso la sua capacità di clutch player e gli Heat questa stagione hanno avuto veramente tante partite tirate fino all'ultimo e sinceramente io pensavo che l'avere tre giocatori in grado di prendersi l'ultimo tiro potesse aiutare. Invece a Miami hanno deciso che l'ultimo tiro è di James, ma per qualche strana ragione quest'anno quando scatta l'ultimo minuto non gli entra niente. E poi ancora una volta c'è la questione del record: tra i quattro è quello che ha il record peggiore, nonostante abbia il compagno migliore. Verissimo che conta molto di più avere la squadra che un compagno (vedi Cleveland la scorsa stagione...), ma questo è un premio un po' particolare, dato al singolo che più si è dimostrato "valuable" per la propria squadra e James questa stagione non sembra essere il ritratto perfetto di tutto ciò.
Derrick, Dirk e Kobe... Il Mamba sta giocando bene, ma non è certo questa la sua stagione migliore, sia a livello di cifre che di impatto. Il rischio che uno dei grandi di questo sport finisca senza premio di MVP è stato già scongiurato (anche se il popolo kobeista sta entrando automaticamente in modalità "Solo uno? Ma ha cinque anelli e Jordan bla,bla,bla..."), quindi posto che è quello con la squadra più forte, che le sue cifre sono peggiori di altri anni, che per la prima parte di RS ha sonnecchiato, è difficile sostenere che sia il giocatore più importante per il proprio team. Poi già da stasera può smentire le mie parole, ma con un Gasol cosi, un Bynum riscopertosi dominante, un Odom che sta giocando il miglior basket della sua carriera e una panchina lunghissima, non credo sia il più "valuable" della lega. Non quest'anno.
Sfida a due quindi: Rose vs Dirk! Premetto: da tifoso di Chicago mi è difficile non indicare Rose, per una lunghissima serie di motivi che Mike ha già ben descritto e quindi eviterò di ripetere. Ma in un atto di harakiri decido di postarvi
QUI un articolo che sostiene la candidatura del tedesco. Alla fine dei conti entrambi possono essere meritatamente eletti MVP, senza che ci sia nulla da ridire. La questione è che sono due giocatori molto diversi: come ruolo, come stile di gioco, come tipo di valore per le proprie squadre.
Sull'articolo le uniche annotazioni che faccio sono riguardo il periodo di assenza per infortunio del tedesco. E' vero, Dallas senza di lui stava sprofondando, ma non dimentichiamoci di alcune cose: 1- Non era l'unico infortunato illustre; 2 - Quasi tutte le squadre hanno avuto dei momenti di flessione e quello di Dallas è coinciso col suo l'infortunio, ma non è dipeso solo da questo; 3- La controprova "Senza Dirk i Mavs hanno perso" è notevole, ma io considero di più un'altra: "Senza Boozer e Noah i Bulls hanno vinto", la prima più che da Nowitzki è dipesa dai suoi compagni, mentre la seconda, beh, sapete tutti chi ha avuto come protagonista. Inoltre vero che a Dallas non c'è un altra superstar, ma il supporting cast è di prim'ordine e nonostante la dipartita (temporanea) di Butler la profondità della squadra è spaventosa, partendo dal sesto uomo dell'anno e passando per lo starting five fino ad andare su ogni singolo giocatore della panca. Non a caso poco tempo fa i Sixers (penso per bocca di Doug Collins) hanno eletto i Mavs la squadra in assoluto più completa con cui hanno giocato. Ultima cosa, che secondo me non dovrebbe contare, ma peserà, è che Dirk un MVP l'ha già vinto, mentre un titolo no. E qui già sento le voci: "Bryant 1 MVP e 5+X anelliii... Nash 2 MVP e zero tiiiiitoliii... LeBron ideeeem... Non vogliamo imparare dagli errooooriii???". Per me questo discorso ha un senso limitato, infatti è si un dato oggettivo (come ce ne sono molti) ma non dovrebbe contare (come molti altri) perché qui si parla di MVP della RS e ciò che accade ai PO è un'altra materia di studio. In questo vedo un vantaggio per Rose, nel fatto che consegnare un MVP ha un giocatore di 22 anni ti fa sperare che possa meritarselo a posteriori, mentre un 33 al massimo lo prende per la carriera e non per il futuro. In ogni caso Dirk è da MVP!
La cosa che può più danneggiare Rose è l'essere un candidato MVP fuori dagli schemi: finché il premio coincideva con uno degli affermati top3 della lega senza alcun ragionevole dubbio, il problema non si poneva. Ora che un 22enne fino a ieri (passatemi il termine) "sconosciuto" ha l'arroganza di diventare l'MVP più giovane di sempre, ne è nato un caso nazionale! Le cifre sono buone ma non ottime, le percentuali al tiro latitano, anzi, erano migliori la stagione passata, non parliamo di Rose e PER altrimenti arriva immediata ad ognuno dei lettori una copia omaggio del libro di Hollinger con dedica e spiegazione di perché LeBron deve vincere questo e i prossimi 10 MVP... Penso che questo sia molto positivo perché ho letto in questi mesi molti articoli incentrati sulla definizione stessa di MVP e sopratutto di quella dannata lettera centrale dal significato di cosi difficile comprensione. Addirittura ho letto di istituire un premio per il miglior attaccante della lega intitolato ad Oscar Robertson, in modo da evitare confusioni tra la "V" di valuable ed altri criteri. Molti hanno trovato più facile tratteggiare Derrick per cosa non è piuttosto che per cos'è. Rose non è il miglior giocatore della lega, non ha le cifre migliori, non ha ne l'esperienza ne lo status che le altre superstar possono vantare, non è ne il miglior attaccante, ne il miglior difensore e nemmeno il miglior creatore di gioco della NBA. Forse la miglior PG, ma solo per le pause (si spera temporanee) che si sono presi D-Will e CP3. Non è Allen Iverson, non è Isaiah Thomas e men che meno la reincarnazione di MJ! Rose è semplicemente un ragazzo di 22 anni che ad inizio stagione ha dichiarato di voler diventare MVP, come molti ragazzini dichiarano in milioni di campi di tutto il mondo giocando con gli amici: "voglio giocare in NBA ed essere MVP!". Rose come loro lo ha sognato fin da bambino e con la stessa spontaneità che lo contraddistingue lo ha dichiarato alla stampa, davanti alle risate trattenute a fatica dei giornalisti di tutto il mondo. Rose ha dedicato tutto se stesso a questo obiettivo, con una sola stella polare da seguire per raggiungerlo: vincere. Rose sta portando la sua squadra di vittoria in vittoria verso la vetta della lega, di infortunio in infortunio, di errore in errore, di critica in critica il figlio di Chicago continua a lottare per portare avanti il proprio sogno d'infanzia. Adesso quello stesso bambino attraverso innumerevoli scontro con i giganti di questa lega è cresciuto fino a farsi ragazzo, vedremo se saprà diventare uomo. Rose 4 MVP!