Sandogat |
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| CITAZIONE (Toni Monroe @ 13/3/2011, 16:51) La ricorrenza poco sentita di un'unione che è tale soltanto in determinate circostanze, secondo me, è ipocrita. Poi capisco che si debba festeggiarla, perché a livello politico non puoi permetterti di non farlo. Ma il commento più diffuso che ho sentito riguardava la gioia di avere un giorno di festa che non era stato messo nel conto e non la gioia di manifestare il proprio senso patriottico. Se questa non è ipocrisia non so cosa sia. Opportunismo? Farà la fine di altre ricorrenze, che son diventate occasioni per fare commercio e che hanno perso, salvo per quei pochi che han voglia di informarsi, anche il significato originale. Il vantaggio di questa ricorrenza è che il nome rimane abbastanza fedele a quel che si vuol ricordare. Festeggiamo, dunque. Toni, che l'Italia non sia poi tanto unita e sia un insieme di campanilismi è in parte vero, anche se molto meno di anni fa, alla faccia di Bossi. Lunga da spiegare, per la sanità della rotella del mouse dei forumisti mi limito a dire che pur non essendo affatto aumentato il livello culturale, anzi, l'uso del dialetto sta vivaddio diminuendo quasi ovunque e l'italiano è sempre più usato (magari male, ma usato), certi "idoli" e certi stili di vita sono sempre più diffusi a livello italiano, il modo di vita è sempre più simile come pure pregi e difetti. Che ci sia ancora tanto da fare è vero, ma un poco di sana retorica può solo far bene. Per lo meno che ci sia una festa e che si studino nelle scuole Inno Nazionale e Costituzione (programma di educazione civica di quinta elementare, almeno questo te lo do per certo) è un segnale chiaro che diamo. A furia di ripetere una cosa questa diventa piano piano più vera, per una volta che lo si fa per una cosa come l'Unità d'Italia io mi rallegro anzichè lamentarmi per l'ipocrisia. E poi come fai ad aumentare il sentimento di unità nazionale se non sfruttando queste occasioni? Col festival di Sanremo?
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