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17 marzo, ovvero la festa che non t'aspetti..., Lombardi e limitrofi..

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view post Posted on 17/3/2011, 15:40
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CITAZIONE (Toni Monroe @ 17/3/2011, 13:40) 
Avessi voluto davvero aprire un dibattito sulla questione, probabilmente, non ci sarei riuscito. Invece il gusto di andare off topic ci fa marciare tutti sotto la stessa bandiera. Confermo che noi -tutti- siamo così divisi (ma in tutti gli ambiti, compreso quello delle case di ringhiera o del singolo nucleo familiare), che parlare di unità nazionale è come discutere del sesso degli angeli. Ovviamente ci sarà chi si chiede per quanto tempo possano far sesso gli angeli, sai, l'eternità è una dimensione così lunga che non si riesce a concepire. Chissà che orge...

Toni, ma "così divisi" che cosa significa?
a me pare che a far nascere in molti questa convinzione di essere divisi sia il non avere una prova tangibile, tattile addirittura, di che cosa voglia dire essere uniti: questa prova tangibile non c'è, perché l'unità non è un vessillo che ti porti dietro quando esci di casa la mattina ma è un dato di fatto, acquisito da tempo.
ora si tratta di essere italiani: abbiamo una lingua che ci unisce ancor prima che ci unissimo, i dialetti quasi tutti stanno a zero perché quasi nessuno di essi ha una grammatica univoca propria e vengono parlati più per eredità dell'analfabetizzazione che per altro.
le città della penisola anche quando erano divise intrecciavano tra di loro legami più stretti che oltralpe: il campanilismo che oggi vogliono farci credere ci divida, è invece uno dei fattori che più ci ha unito negli anni.
gli usi, i costumi e finanche il modo di vivere la religione hanno sempre caratterizzato tutto il territorio: non è possibile che oggi tutto svanisca sotto i venti della globalizzazione.
io non posso credere che eravamo italiani, da nord a sud, quando eravamo divisi in decine di stati e colonie e che adesso non lo saremmo più?
soltanto perché ognuno si sente defraudato di qualcosa dal governo di Roma: non importa cosa o quando è avvenuto, l'importante è avere qualcosa da rimproverare a chi detiene il potere?
e allora si comincia a rimpiangere, a dire che si stava tanto meglio quando si stava peggio, sottovalutando che gran parte del territorio prima faceva parte di colonie, che nella gran parte dei casi non c'era nemmeno la - parvente - libertà che può darti l'espressione della rappresentatività in organo simil-parlamentare.
ed ecco il pragmatismo di cui prima: prima eravamo schiavi ma almeno le cose funzionavano (vero quanto gli asini che volano), oggi andiamo a votare ma il governo centrale ci ruba. ergo meglio tornare indietro.
ma allora questo non è essere divisi, questo è scaricare sempre le proprie responsabilità individuali e collettive verso il male istituzionalizzato.
e così che a furia di ripetersi che tutto va male, di domandarci "ma chi ce l'ha fatto fare a metterci con questi?" (come se ci fossero andati loro a combattere), di dirci che se le cose vanno male a Cremona, Pomezia o Brindisi la colpa non è mai nostra ma di quelli che stanno lontani qualche centinaio di chilometro da noi, i quali cominciano anche a starci anche sul culo.
a furia di dirci che le cose non funzionano per colpa di persone che nemmeno conosciamo, allora ci convinciamo che siamo divisi.
io a questo punto non so se prendermela di più con chi ci crede a certe storie o con chi le mette in giro.
 
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Toni Monroe
view post Posted on 17/3/2011, 17:01




Io non percepisco questa unità nazionale se non quando c'è qualcosa che in qualche modo costringe a intrupparsi in qualche schieramento e certamente c'è stato un momento in cui il cacciare un invasore più esterno rispetto a quello di un'altra regione italiana era un'ottima ragione per trovare unità. Se vogliamo ci sarà pure stato un retaggio di unità che si può tranquillamente far risalire all'impero Romano, con la religione a far da collante, quindi che ci fossero delle basi comuni in un sentimento popolare io lo faccio risalire a questo retaggio e non ad una passione che univa in qualche modo il lombardo al calabrese o al siciliano. L'Italia nasce tanto tempo fa, forse anche prima dei 150 anni che ricorrono oggi, ma gli italiani non sono ancora tutti convinti di esserci. Tranne, continuo a dire, quando c'è un fattore esterno che spinge a coalizzarsi. Ma noi siamo questo, un'insieme di coalizioni, uniti a volte dagli ideali e a volte da mero opportunismo ma ancora infanti nella vita unitaria. O forse adolescenti, via, se vogliamo intenderlo come periodo di turbamenti e confusione. Io ho sempre guardato a microinsiemi e macroinsiemi in modo trasversale e no, non riesco a sentire il valore dell'essere italiano, ma potrebbe benissimo essere un difetto tutto mio. Invece quando mi guardo attorno non ho la sensazione di essere un alieno, un disadattato in mezzo a persone che si sentono parte di un tutto rifiutato solo da me. Quando leggo di un malinteso -secondo me- attaccamento alle origini che porterebbe a voler preservare i dialetti, ad esempio, lo interpreto come un voler continuare a rimanere ancorati ad un passato che ti univa ai compaesani (più ancora che ai corregionali) e un inconscio rigetto nei confronti della nazione. Italia è un'espressione geografica. Siamo sicuri di poter smentire quest'affermazione? In europa, per parlare in termini più generali, abbiamo assistito alla disgregazione di alcuni stati spesso in modo violento e qualche volta in modo pacifico ma comunque facciamo la conta di quanti si son divisi? Dall'impero sovietico (che pure si mostrava nazionalista) ai balcani, con il mirabile esempio della Cecoslovacchia che si separa per via referendaria. Il Belgio unito vive una fortissima rivalità tra Fiamminghi e Valloni; i Baschi che vivono tra Spagna e Francia si sentono parte a sé; tornando a noi, in Alto Adige si parla tedesco e non so quanto sia diffuso il sentirsi italiani.

Ma se mi dici che io, facendo presente queste cose, sto solo diffonfendo sentimenti di divisione posso anche smetterla. Non vorrei essere accusato di destabilizzare l'unione. :D

Edited by Toni Monroe - 17/3/2011, 22:19
 
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rodmanalbe82
view post Posted on 17/3/2011, 23:48




bello San Patrizio :forza:
 
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view post Posted on 18/3/2011, 02:50
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CITAZIONE (rodmanalbe82 @ 17/3/2011, 23:48) 
bello San Patrizio :forza:

ehhhhhhhhhhh
 
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garylarson
view post Posted on 18/3/2011, 10:49





Sarà il mio ultimo post sull'argomento, perchè il testo di questa canzone dice tutto quello che penso.



Edited by garylarson - 18/3/2011, 11:09
 
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iL_jAsOne
view post Posted on 18/3/2011, 11:12




Se non si vuole bene all italia come bandiera o come nazione allora tanto è vero non essere considerati italiani ma immigrati europei posti in una terra solo perchè i propri genitori sono di quella nazione li...

Però dopo alle partite dell italia di calcio ( vero momento di patriotismo, giusto per vedere quanto siamo ignoranti e stupidi) non vi voglio vedere con la bandiera e con la maglia azzurra...

Il fatto che qua la colpa è di tutti non solo di una persona... I media stanno rovinando il paese, riempiendoci le ore di calcio, politica e veline/puttane, mentre nei altri paesi, c è una cultura diversa, e media che scrivono diversamente senza dover chiamare i partiti per quel che dicono o scrivono...

In quanti in vacanza all'estero si sono vergognati dei propri connazionali? Penso tutti, quindi non ci meravigliamo se l'italiano medio è stupido e senza valori, ma che si accoda alle mode e a quello che dicono in tv e in radio...

Ma cosa dobbiamo fare, vergognarci di tutto cio? Dobbiamo dire di non essere italiani e rimanere nonostante tutto qua e continuare a lamentarci??

Io se non fossi fiero di essere italiano avrei già salutato tutti e me ne sarei andato via ( anche in svizzera per dirvi la più vicina) ma invece amo questo paese, tanto stupido e ingenuo, ma tanto umano...
Non parlo della tv o di quello che scrivono i giornali o politici o altri, dico la gente che ci sta attorno, quelli sono i veri Italiani...
 
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Pozz4ever
view post Posted on 18/3/2011, 11:23




CITAZIONE (iL_jAsOne @ 18/3/2011, 11:12) 
Se non si vuole bene all italia come bandiera o come nazione allora tanto è vero non essere considerati italiani ma immigrati europei posti in una terra solo perchè i propri genitori sono di quella nazione li...

Però dopo alle partite dell italia di calcio ( vero momento di patriotismo, giusto per vedere quanto siamo ignoranti e stupidi) non vi voglio vedere con la bandiera e con la maglia azzurra...

Io se non fossi fiero di essere italiano avrei già salutato tutti e me ne sarei andato via ( anche in svizzera per dirvi la più vicina) ma invece amo questo paese, tanto stupido e ingenuo, ma tanto umano...

bravissimo.
 
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36 replies since 13/3/2011, 10:23   713 views
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