| Posto che la definizione "best player" e "right now" è abbastanza aleatoria, se devo scegliere un uomo oggi alla luce della stagione passata dico Nowitzki!
Il tedesco non sarà il più completo, ma offensivamente ha dimostrato di essere il migliore della lega con distacco: il fisico, la tecnica, la sua varietà di soluzioni, le percentuali con cui riesce a tirare... Unite rappresentano un "unicum" nella NBA e ancora più evidente è la sua grandezza se pensiamo che nel clutch time tutte queste sue caratteristiche migliorano! Vero, in difesa è un giocatore medio, ma comunque non si può parlare di buco nero perché dal 2006 ha imparato tanto. Ma anche considerando questo, quello che ti porta in attacco è cosi consistente e superiore ad ogni altro giocatore oggi che complessivamente prevale anche su chi eccelle in entrambe le fasi.
James rimane il giocatore più completo, o forse sarebbe meglio dire più "all around" nel senso che può coprire quasi ogni posizione in campo. Infatti a livello di completezza si potrebbero muovergli diverse critiche sotto svariati aspetti basilari del gioco che magari ad altri non vengono mosse proprio perché quelle caratteristiche non fanno parte del loro ruolo, ma se hai la pretesa di giocare in ogni ruolo allora non puoi essere manchevole in aspetti basilari che richiede quella posizione in campo. E' un po' il problema di chi ha pretese universali ma manca di specializzazione, per uscirne serve una grande attitudine ad apprendere che al momento James non ha mostrato, non al livello del suo talento almeno. Oltre a questo il problema che più si è palesato nelle Finals: quando non c'è una possibilità di errore la clutchness di James tende a sparire. Per me non è un caso che in RS abbia avuto diverse difficoltà perché in una partita secca o la butti dentro e vinci, o perdi. In una serie invece paradossalmente c'è più rilassatezza perché sai che anche se la palla oggi non dovesse entrare, c'è sempre domani per rimediare. Cosi contro Boston e Chicago, da una posizione di forza (vantaggio della serie e superiorità complessiva in campo) e con un margine di errore possibile, la palla è entrata pur a fronte di una selezione di tiri "discutibile"; contro Dallas invece, in cui la posizione di forza non c'era e nemmeno il margine di errore, i tiri non sono entrati e LeBron è caduto ancora più in profondità nell'errore quando ha deciso di delegare la responsabilità a qualcun'altro.
Wade è quello più simile a Dirk perché unisce una volontà fortissima con una buona varietà offensiva (anche se certo non all'altezza del tedesco), una predisposizione alla clutchness e pure una più che buona difesa. Il suo problema è che la purezza tecnica di Dirk, sopratutto sui fondamentali, se la sogna e questo lo fa scendere in classifica seppur in difesa, per il suo ruolo, sia sicuramente un maggior fattore.
Kobe, mi spiace, ma per quanto mostrato in questa stagione è indegno anche si stare in classifica e veramente non mi spiego come possa essere il più votato nel sondaggio! Se si parla delle sue caratteristiche o del giocatore che era va bene, ma visto che c'è scritto "right now" questo risultato è ai limiti della fantasia. Se invece si valuta oggi anche per ieri possiamo pure mettere da parte i nomi del sondaggio e fare una riedizione del playerclash, ma non penso sia questo il senso della domanda di ESPN.
Howard ha il grande vantaggio di essere l'unico centro (più o meno) dominante della lega e questo rende difficile fare paragoni. Evitando quindi di farli e concentrandoci sul giocatore io dico che ha ancora troppi limiti sia tecnici che mentali, sopratutto nei finali di partita, per essere considerato il miglior giocatore oggi. Tirare i liberi tra il 60-70% con tendenza ad errori nel finale è un limite troppo grande quando si entra nel clutch time e oltre a questo dimostra una generale mancanza di freddezza che altri non hanno quando il cronometro scandisce i secondi.
Rose e Durant (si, li metto assieme) sono troppo giovani per fare un discorso analogo. Hanno troppi margini di miglioramento, quindi parlando sul potenziale va da se che li si metterebbe sulla vetta, ma sappiamo perfettamente che quasi nessun giocatore arriva a raggiungere il potenziale pronosticato ad inizio carriera, appunto perché non ponendo limiti si tende sempre ed inevitabilmente ad esagerare. Se invece togliamo il loro potenziale sono sotto gli altri mostri che girano in quest tread, ma sarebbe ingeneroso nei loro confronti visti i pochi anni di militanza nella lega.
Poi ci sono gli esclusi, quelli che non hanno fatto abbastanza strada nei PO ma comunque rientreranno in discorsi MVP il prossimo anno. I primi della fila sono indubbiamente Paul e Zach Randolph, che potrebbe essere la vera sorpresa della prossima stagione se decidesse di smentire le voci che lo vogliono adagiarsi sugli allori di ogni nuovo contratto.
|